“LA RESTERA” SUL SILE, I BURCI, I MULINI A VENTO
LA RESTERA
La “Restera” per gli amanti del verde e della vita all’aria aperta evoca il percorso lungo l’argine del Sile che da Quarto d’Altino porta a Treviso, mi chiedo quanti sanno che cosa è una “resta” da cui prende il nome tale percorso lungo l’argine del Sile.
Or bene il Sile era un’importante via acquea costellata di mulini e infatti in rete si trova una correlazione anche se poco chiara con i molini e i burci (grosse barche da carico), che il traffico acqueo fosse fiorente lo testimonia anche il fatto che a Treviso c’è ancora oggi il canale dei Buranelli. con relativo ponte e relativo palazzo un tempo usato come magazzino di stoccaggio delle merci.
Tutto ciò per dire che il traffico fluviale in un tempo che non esistevano i motori poteva avvenire a vela e/o a braccia con i remi e se discendere il fiume è relativamente facile lasciandoci trasportare dalla corrente, la risalita è un po’ più faticosa, per cui le imbarcazioni quando erano grandi venivano trainate dai buoi mediante una lunga corda che in termine marinaresco si chiama “resta”. La restera altro non è che il ricordo di un tempo non molto lontano di cui se n’è perso quasi il ricordo.
Elio Costantini