CORRUZIONE PUBBLICA. PENE INFAMANTI QUALE BUON RIMEDIO.

2 Risposte

  1. Marco D'Aviano ha detto:

    Caro Milo, sorprenderemmo tutto il nostro uditorio sostenendo che la Veneta Serenissima Repubblica – nell’orientare l’ordinamento giuridico ad una morale rigida in senso di elevazione spirituale e vigorosamente edificante – altro non faceva che ricalcare la Morale Cattolica di allora, la quale da una dottrina ricca sul piano filosofico e da un misticismo spesso contrapposto alla vacuità dei beni terreni, forgiava tipi umani di una tempra quasi sovraumana e di una saggezza versatile e multiforme, ad amplissimo spettro, a cominciare dal piano scientifico, per finire su quello politico. Discorso inattuale il nostro, che si scontra con un mondo depravato e corrotto dalle dottrine liberali e soprattutto privato della Vera Chiesa, dal momento che il Vaticano è divenuto postribolo di demagoghi ed esibizionisti. Basti pensare al Cardinale elemosiniere che si dà all’esproprio proletario (per tacer di tutto il resto che procura i crampi allo stomaco).

  2. Millo Bozzolan ha detto:

    Grazie, carissimo. La società odierna sta morendo, materialmente e moralmente, avendo rinunciato alle antiche radici cristiane. Stiamo divorando il pianeta seguendo i dettami di un liberalismo sfrenato, dopo aver passato le “gioie” del “radioso avvenire” promesso dal comunismo, e quelle altrettanto micidiali dei fascismi. Dalla Idolatria dello stato, alla Idolatria della Merce.

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