I VENETI E I MULINI, UN RAPPORTO ANTICO

Sempre laboriosa fu la difesa dei canali interni della città di Venezia e anche di quelli della Laguna. I canali un tempo costituivano la viabilità, senza canali non passavano barche, persone, merci, vettovaglie ecc…senza canali che conducevano in Friuli, nel Trevigiano, nel Polesine ecc, Venezia sarebbe stata senza respiro. Non solo ma per lungo tempo alcuni canali ebbero una funzione che, per quell epoca, era d importanza insostituibile; alimentavano cioé i mulini per la macinazione del grano.
Arginati due vasti specchi d acqua, se ne riempiva uno durante le alte maree.
Girolamo Zanetti (1723-1782) nel suo “Arti principali presso i Veneziani” riferisce che ci fossero mulini in copia di quelli dei Veneti antichi e a tal proposito scrive:”É fatto assai chiaramente dimostrato da centinaia e centinaia di documenti, tutti databili dopo il X secolo che questi mulini si denominassero
aquimoli; voce assai antica, e nota né secoli barbarici. Il più antico documento, in cui io ritrovai ricordati i nostri aquimoli, non oltrepassa l anno 1044″
Lo Zanetti riporta molti documenti di vendita di questi mulini che ne descrivono i particolari costruttivi, ed è proprio su questo che si basa la ricostruzione in figura.