GLI SCHIAVONI, I CROATI E L’INVENZIONE DELLA CRAVATTA.
L’antenata dell’attuale cravatta era una striscia di stoffa di vari colori indossata dai legionari romani. La sua funzione pratica era quella di proteggere le vie respiratorie durante le marce, infatti specialmente i gruppi di retroguardia o che seguivano le salmerie o la cavalleria erano afflitti da continue nubi di polvere sollevate dai terreni spesso sterrati.
Le origini della cravatta odierna risalgono alla Guerra dei trent’anni (1618-1648), quando i mercenari croati della Frontiera militare croata in servizio in Francia, indossando i loro tradizionali piccoli foulard annodati, suscitarono l’interesse dei parigini. A causa della lieve differenza di pronuncia tra la parola croata per “croati”, hrvati, con la corrispondente francese croates, quel particolare foulard prese il nome di cravatta (cravate in francese). Luigi XIV cominciò a indossare una cravatta di pizzo intorno al 1646, all’età di sette anni, e la improntò come accessorio di moda per la nobiltà francese.
Questa l’origine storica: da bravi croati (ma molti erano anche di altre etnie) i nostri oltremarini “schiavoni” vollero continuare quella tradizione antica, e Venezia, che faceva del rispetto delle tradizioni locali, un vanto, volle accettare quel particolare fiocco sopra la camicia anche sulle uniformi di bassa e alta montura. Per cui, quando intrapresi la ricostruzione delle loro divise ritenni indispensabile fabbricarmi anche il nastro di seta che rendeva cosi particolare la loro “mise”. Purtroppo il mio esempio non è stato copiato da altri che mi hanno seguito. 🙁 E’ un gran peccato perché quel fiocco che ricorda i bimbi delle elementari degli anni Cinquanta, è carico di storia e unico.