I Camozzi, costruttori di Cannoni per la Serenissima
di Ecce Leo
Se avete l’occasione di recarvi all’Arsenale di Venezia, e anche la fortuna di poter accedere alla porta di terra del famoso cantiere navale (è zona militare per cui è vietato l’ingresso ai veneziani e ai foresti), vi troverete ben piazzato, e forse anche pronto allo sparo (sic!) un bel cannone veneziano, da 40 libre, dei primi anni del 700.
Qualche frettoloso “studioso” lo ha identificato come il famoso e segreto “cannone par tirar bombe” dell’Alberghetti, famosa famiglia di fonditori appunto di cannoni per la Repubblica di Venezia di cui per il momento non abbiamo tracce visive.
Si tratta invece di un “semplice” cannone Camozzi, altro celebre fonditore a cui la Serenissima affidava il “getto” delle sue possenti artiglierie. La presenza dello stemma del Doge in carica, Alvise III Sebastiano Mocenigo, nel suo passato abile ufficiale di marina, ci permette di datare il pezzo tra il 1722 anno della sua elezione, e il 1732, anno della morte del fonditore Carlo Camozzi.
Il Pezzo d’artiglieria navale in questione, risulta ben conservato nella parte della culatta (posteriore), ma deteriorato nella volata (bocca del cannone) forse questo dovuto al suo utilizzo, in tempi non recenti, come bitta d’ormeggio prima di essere recuperato e restaurato.
I cannoni “Camozzi” sono presenti ancora, in Grecia, nelle fortezze di Santa Maura, Corfù, Cefalonia, Cerigo e Napoli di Romania oltre che in Croazia nella fortezza di Curzola. Questi cannoni, ritenuti all’epoca eccezionali erano tanto invidiati e segreti da mantenere ancora oggi, nella loro composizione di metalli e di progettazione qualche segreto non svelato ….
VI daremo altri dettagli a breve, raccontando di più di questo argomento.