La Roccaforte, nave veneziana
di Antonella Todesco
Per far fronte al crescente incalzare delle guerre crociate, ai pellegrini e alle esigenze mercantili, nel XII e XIII secolo i veneziani costruirono alcune navi di dimensioni molto grandi, veri e propri castelli galleggianti.
Una delle più grosse venne costruita nel 1268 e fu chiamata “Roccaforte”. Questo enorme veliero portava un equipaggio di un centinaio di uomini nei normali viaggi commerciali, ma, se armata per una battaglia ne poteva trasportare parecchie centinaia.
La sua portata era infatti di circa 500 tonnellate lorde, che oggi può sembrare una cifra modesta, ma prima del XIX secolo 500 tonnellate volevano dire una nave enorme.
Nel medioevo soltanto i porti più importanti, come Genova e Venezia disponevano di navi da 200 tonnellate e molto probabilmente, in tutto il Mediterraneo non ci furono altre navi grosse come la Roccaforte veneziana.
Non è ancora chiaro per quale ruolo specifico sia stata concepita, forse fu prevalentemente usata per difendere il commercio delle “Mude” di Levante.
Taluni affermano che la nave venne costruita per volere del re di Francia Luigi IX in procinto di preparare un’esercito per l’ottava Crociata.
Queste imbarcazioni misuravano all’incirca trentanove metri di lunghezza e dieci di larghezza. Con le sovrastrutture, acquistavano l’aspetto e le caratteristiche di una fortezza, priva però di capacità di manovra e spesso anche di armi offensive, possedevano un massiccio torrione protetto dalla sua altezza e da gruppi di balestrieri. Venivano guidate da timoni laterali azionati da una barra che metteva nella cabina di pilotaggio. Ognuna portava diverse ancore, da dieci a venti, alcune avevano tre alberi muniti di vele latine con pennoni lunghi quasi come lo scafo.
Grazie a queste caratteristiche erano adatte sia allo speronamento che all’arrembaggio e davano inoltre il lusso, non scontato,a chi le comandava di poter decidere se ingaggiare o meno una battaglia navale se provocati.
Le cronache però ci hanno conservato la memoria di un’altra nave veneziana di straordinaria grandezza che nel 1173 partecipó all’assedio di Ancona: era la più grande esistente al mondo e perciò venne iperbolicamente chiamata “Totus mundus”. Anche questa, come la Roccaforte, munita di torrione, e, all’occorrenza, carica di macchine da guerra e di balestre.
liberamente tratto da: “Storia di Venezia” Frederic C.Lane