In veneto la stampa del primo libro di matematica
di Theusk
Continuiamo l’analisi dei primati accademici veneti: così dopo la prima donna laureata e il primo teatro anatomico al mondo, un altro tassello si aggiunge alla lista: il primo libro di matematica al mondo.
Il libro in sè è un “incunabulo” ovvero uno dei primi libri realizzati con la tecnica a caratteri mobili stampati tra la metà del XV secolo all’inizio del XVI; il primo libro in assoluto stampato con questa tecnica fu la Bibbia latina di Gutenberg, stampata a Magonza nel 1453-55.
Il titolo è “l’arte dell’Abbacho” ed è conosciuto anche come “aritmetica di Treviso” perché in questa città venne pubblicato nel 1478 da autore ignoto, precedendo persino l’edizione tipografica degli “Elementi di Euclide”.
Si tratta di un manuale pratico, ideato per l’uso quotidiano del commercio, costituito da 62 pagine e dedicato “a ciascheduno che vuole usare l’arte de la merchadantia chiamata volgarmente appunto l’arte de labbacho. Costituisce anche il primo caso di utilizzo, in occidente, di numerologia araba e il primo testo scientifico mai stampato.
Si suppone che l’editore sia un tipografo fiammingo, tal Gerardo da Lys, attivo a Treviso in quegli anni, ma quello che realmente colpisce è che è scritto in lingua veneta, più precisamente in volgare veneto, si riferisce perció ad un momento importante nel processo di diffusione della conoscenza tra la classe media e la altrimenti elitaria conoscenza matematica.