UNA PIETRA CON MOLTA STORIA

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  1. Marco D'Aviano ha detto:

    Nel 452 settantamila Unni dilagarono nella Pianura Padana e devastarono Concordia Sagittaria; il 18 luglio rasero al suolo Aquileia, sino ad allora sfuggita alle violenze delle invasioni. Attila mise in effetti Altino sotto assedio, ma senza conquistarla: secondo il Chronicon Altinate, gli Altinati si salvarono rompendo gli argini e devastando la Selva Fetontea (il bosco che dal fiume Po si estendeva alla Laguna Veneta), allagando tutti i dintorni e sventando l’assedio barbarico. L’Arcivescovo di Aquileia Secondo si rifugiò allora a Grado, che si riempì di Aquileiesi. Quindi, caddero Concordia e Padova. Attila poi conquistò Milano e si insediò nel palazzo reale. Finalmente gli Unni si fermarono sul Po, dove incontrarono un’ambasciata formata dal prefetto Trigezio, il console Avienno e da Papa Leone I. Dopo l’incontro Attila tornò indietro con le sue truppe senza pretendere né la mano di Onoria, né le terre in precedenza reclamate, forse dopo aver ottenuto un riscatto. Solo nel 639 i Longobardi fecero cadere Altino, ma non penetrarono nella laguna veneta (Venetia Maritima). Gli Altinati si trasferirono a Torcello guidati dal loro Vescovo Paolo, che trasferì nell’isola la sede episcopale con le reliquie di Sant’Eliodoro (ma questo alto prelato mantenne per secoli il titolo di Vescovo di Altino). A Torcello gli Altinati in quel tempo edificarono la Cattedrale di Santa Maria Madre di Dio (nel 1008 riconsacrata come Santa Maria Assunta).

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