Torcello e quella celebre iscrizione latina

di Theusk

Il testo recita più o meno così:
“ Nel nome del Signore Iddio nostro Gesù Cristo, imperando il nostro signore perpetuo Augusto Eraclio nell’anno XXVIIII della XIII indizione si è fatta questa chiesa di Santa Maria Madre di Dio per pio e devoto comando del nostro signore Isaacio eccellentissimo esarca, patrizio per volere di Dio per i suoi meriti per quelli del suo esercito fu fabbricata dalle fondamenta questa chiesa per mezzo di Maurizio, glorioso maestro dei militi della provincia delle Venezie residente in questo suo luogo, consacrandola il santo e reverendissimo Mauro felicemente vescovo di questa chiesa.”

Secondo la ricostruzione del Pertusi, ritenuta la più valida, l’iscrizione ci racconta che la zona lagunare, verso la fine del regno di Eraclio (610/641) era un angolo di territorio bizantino facente parte dell’antica “a Deo conservata Venetiarum provincia” a capo della quale si pensa ci fosse il magister militum Maurizio, che la chiesa fu ordinata per ordine dell’esarca Isaacio e da lui dedicata per volere di Dio e consacrata dal vescovo di Altino Mauro, rifugiatosi a Torcello nel momento dell’offensiva longobarda.

Isaacio era un armeno, che tra i vari onori di guerra ebbe l’esarcato che tenne sino alla morte. Di lui restano due preziose testimonianze epigrafiche: una lapide in marmo proveniente dalla chiesa di San Marco di Comacchio che ci parla della morte di un nipote dell’esarca che gli fu carissimo evidenziando la forza di un sentimento familiare pur di fronte alla sua grandezza di capo degli eserciti, e un sarcofago di marmo, sepoltura di Isaacio, in cui l’iscrizione posta dalla moglie richiama la stessa vena di dolce malinconia.

Della chiesa da lui costruita non rimane quasi più nulla, soltanto la pianta del battistero di forma circolare con ingresso davanti alla porta della chiesa fra due profondi nicchioni, secondo una probabile ricomposizione. Essa è l’unica testimonianza, dell’antichissima chiesa, assieme all’altare scoperto dopo la demolizione di un altare barocco della Basilica.