NON TUTTO IL CLERO E’ COME QUELLO CHE CENSURA LA PREGHIERA DEGLI ALPINI
DON FLORIANO PELLEGRINI COMUNICA:
Premessa: Sappiamo anche troppo bene, noi indipendentisti, di quale pasta guasta sono fatti i preti del Veneto (veneti non si possono definire, ma italiani e terzo mondialisti, proni fautori dell’invasioni islamica, Bergoglio in testa). Ma, quasi a consolarci e far pensare che non tutta la categoria è da buttare, per fortuna compare Don Floriano Pellegrini, prete cadorino, con i suoi comunicati. Ecco quanto scrive, chiuso nel suo Eremo .
“Il Baliato dai Coi, in Alta Val Maè, ricorda che con oggi sono 148 anni, 7 mesi e 109 giorni che lo Stato italiano (prima regno, poi repubblica): 1) occupa ed esercita una giurisdizione illegittima e arbitraria sul territorio della Serenissima Repubblica di Venezia; 2) viola il diritto dei Popoli storici della Serenissima, residenti in tale territorio, all’autodeterminazione e indipendenza.
Eppure, aveva riconosciuto tale diritto all’autodeterminazione, sottoscrivendo il trattato di Vienna del 3 ottobre 1866. Con esso, infatti, si era impegnato a ottenere il «consenso delle popolazioni debitamente consultate», prima di annettere a sé, se mai avesse ottenuto tale consenso, il territorio dell’antica Serenissima. Tale territorio, infatti, in quel momento godeva ancora dello status giuridico di vero e proprio Stato, riconosciutole dalle Potenze europee, quale regno Lombardo–Veneto, uno dei regni dell’Impero d’Austria.
Al contrario, i Popoli chiamati a debita consultazione poterono esprimersi solo quando il territorio era stato occupato militarmente da generali italiani e preso in mano da commissari del regno d’Italia! Nessun atto legale, se firmato con lo schioppo puntato alla schiena, è valido e, nel caso della consultazione del 1866, la mancanza di libertà è evidente, per cui il titolo che lo Stato italiano dichiara d’avere sui Popoli della Serenissima è moralmente illegittimo e sostanzialmente arbitrario! Con oggi sono 148 anni, 7 mesi e 109 giorni (89 del 1866 + 20 dell’agosto 2015) che i Popoli della Serenissima vedono violato, dallo Stato italiano, il loro diritto fondamentale all’autodeterminazione e, oggi più che mai, si appellano alle Istituzioni garanti del diritto internazionale (a’ sensi della stessa Costituzione italiana!) per poterlo esercitare.”
E, aggiungo io, Viva il Veneto Libero, viva la chiesa veneta, ancora minoranza sparuta, rappresentata da Don Floriano. Non volgiamo più preti che rifiutano il vessillo marciano sulle salme ai funerali dei Veneti, non vogliamo più un preti che imbadierino i cmapanili col tricolore, o che favoriscano l’invasione africana attuale, favorita per distruggere le identitàdei popoli europei. W SAN MARCO!