SE LO DICE IL DARU, C’E’ DA CREDERCI, RIGUARDO A VENEZIA.

5 Risposte

  1. Marco D'Aviano ha detto:

    Anche i nemici di Venezia il più delle volte la lodavano e ne riconoscevano i meriti. Fu così anche per Voltaire. Questo è importante: persino tra i peggiori di allora non abitava la superba superficialità, l’ignoranza scientifica, la banalità del giudizio, il conformismo servile così diffuso oggi, specie nelle alte sfere (per esempio tra tanti professori universitari e del liceo). La visione espressa dal Daru è però di stampo romantico, movimento letterario che fu introdotto dall’ateismo illuminista (perdendo Dio, l’uomo perde pure la ragione, non è una novità). La Civiltà Veneta non è sorta dal fango delle barene lagunari, ma da una Civiltà antichissima di matrice centroeuropea. I Veneti si spostarono progressivamente dall’Entroterra alla costa dal V al VII secolo, portandosi dietro tutte le loro istituzioni, le consuetudini giuridiche, il sapere politico, i valori spirituali e religiosi. “Venetia” in definitiva significa “terra veneta”, oppure “città dei Veneti”.

  2. Mario Rossi ha detto:

    Francamente che uno storico faccia tali affermazioni dimostra palesemente tutta la sua ignoranza e povertà intellettuale.
    Infatti chi ha fondato le città della laguna non erano solo semplici pescatori o contadini. Erano cittadini (ricchi e poveri, sapienti e semplici) di una nazione forte, strutturata, moderna ed equilibrata che hanno spostato la loro residenza da luoghi ormai insicuri e dominati da nuovi governanti stranieri “barbari” (cioè provvisti di leggi povere spesso tramandate oralmente) per poter continuare a vivere nel modo loro più congeniale, sapendo che avrebbero dovuto lottare aspramente per difendere la libertà e non finire sottomessi agli invasori.
    Prima si sono rifugiati nelle lagune con il minimo indispensabile per sopravvivere e sfuggire agli invasori.
    E poi, passato il pericolo sono tornati a riprendersi quanto non saccheggiato o distrutto dagli invasori
    Infine hanno SMONTATO pezzo per pezzo le loro città e le hanno ricostruite sulle lagune. Un lavoro colossale che ha lasciato come testimoni le fondamenta e ruderi presto sepolti dalle inondazioni e dalla natura.
    Da Aquileia, Concordia Sagittaria, Oderzo, Altino, Padova fino a Monselice i veneti che hanno voluto restare liberi hanno ricreato le loro nuove città attorno agli antichi borghi marinari di Grado, Eraclea, Jesolo, Rivo Alto, Malamocco fino a Clodia (attuale Chioggia-Sottomarina)

    • Millo Bozzolan ha detto:

      Grazie per il bel contributo. Fu già un miracolo anche che Daru ammettesse la grandezza dell’impresa, sia pure da ignorante delle cose venete.

  1. 6 Maggio 2019

    […] disappeared from history textbooks. Allegations of a cruel Venice were first published by Pierre Daru in Histoire de Venise, expressing the author’s anger about the Venetian victory over France in a naval battle, […]

  2. 10 Maggio 2022

    […] ch’egli possedeva dello Stato Veneto le aveva desunte dal denigratorio libro di Amelot “L’ histoire du governement de Venise“, un’opera del cosiddetto filone antimito […]

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