LA SANITA’ DELLA SERENISSIMA, SENZA TICKET, PER I MENO ABBIENTI
Di Millo Bozzolan
“Non c’è città al mondo, dove si è più attenti a mantenere la salute, che in questa città di Venezia“. Lo scrisse uno dei più arrabbiati storici antiveneziani, nei primi del Seicento, Hamelot de La Houssaie.
La spinta all’evoluzione del sistema sanitario riceve una spinta specie dopo l’annessione di Padova, nel 1405, e il governo veneto conferisce l’esclusiva del conferimento del dottorato in medicina, che permetteva di esercitare la professione dopo l’inscrizione al Collegio.
La professione medica era divisa in due specialità, quella che oggi chiameremmo degli “internisti” e quella dei chirurghi. E’ da allora, dal sistema veneto, che risale la distinzione tra il medico che esercitava la libera professione e il medico “condotto”. Questo veniva assunto dal comune a disposizione della generalità dei cittadini (udite udite, senza pagar ticket per i non abbienti era gratuita la visita); istituzione perfettamente analoga alla difesa d’ufficio nei tribunali, per chi non poteva permettersi un avvocato.
Questi medici pubblici, secondo una terminazione del Maggior Consiglio del 18 ottobre 1324, erano in numero 24, dodici medici fisici e dodici chirurghi, sottoposti allavigilanza di un Priore. Se qualcuno non rispettava la deontologia della professione, o peggio, truffava i pazienti, finiva in galera: si ordina ad esempio del medico Muyento de Faenza che si spacciò per specialista della gotta e di altre malattie, imbrogliando molti e carpendo molto denaro con grande disdoro della Repubblica.
L’organizzazione veneziana della Sanità fu il modello che si applicò ai Domini, dove ogni città ebbe il suo officio della Sanità, che dipendeva dalla magistratura di Venezia e a norma di questi essi si dovevano conformare. Se visitate la bellissima Feltre, in Piazza Maggiore sul paiano superiore di un edificio di fronte el Leone l’insegna dell ‘Officio di Sanità, si vede ancora.
SUNTO DA “LO STATO DI TERRAFERMA DELLA SERENISSIMA” di Ivone Cacciavillani, ed. Think ADV