POCO PRATICATA PER I LESTOFANTI DA VENEZIA la presunzione di innocenza

Una risposta

  1. Marco D'Aviano ha detto:

    L’abolizione della tortura come mezzo istruttorio (e non come pena, che è un altro discorso) è senz’altro la maggior gloria di Cesare Beccaria. Tuttavia, anche in questo campo, la procedura usata dalla Veneta Serenissima Repubblica era abbastanza garantista: si davano tre gradi della “corda” (che era l’unico strumento consenti per dare il “tormento”, come si diceva allora). Il primo grado era far spogliare l’inquisito al buio della sala adibita a questa pratica e farlo legare. Il secondo era tenerlo appeso legato per max un’ora. Il terzo grado, lo si buttava giù da un paio di metri. C’era sempre un medico a controllare la salurte dell’interrogato. Quasi tutti i rei (imputati) al primo grado erano già spaventati a morte e cominciavano a parlare. Dovevano rispondere alle domande, quindi di regola il “tormento” finiva lì. Però quanto dichiarato doveva formare oggetto di interrogatorio in udienza sennò non formava elemento di prova. Tutto questo si legge dentro questo libro, nei dettagli. La domanda che ci si può far oggi è questa: Cesare Beccaria, fu vera gloria?

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