INDOVINATE CHI INVENTO’ IL RAZZISMO? gli Illuministi.
MARCO RESPINTI
I negri sono brutti, i brasiliani sono bestie e gli ebrei puzzano. Non è il “Mein Kampf”, ma la summula del pensiero antropologico illuminista così come descritta dallo storico francese Jean de Viguerie, autore, fra l’altro, di «Louis XVI, le roi bienfaisant» (Éditions du Rocher, Monaco 2003), «Christianisme et révolution: cinq leçons d’historie de la révolution française» (NEL-Nouvelle Éditions Latines, Parigi 2000), «Histoire et dictionnaire du temps de Lumières, 1715-1789» (Laffont, Parigi 1995) e «Le catholicisme des français dans l’ancienne France» (NEL 1988). Le “razze” umane, infatti, nascono da Voltaire, con tanto di annessi e connessi.
A partire da un seminario di ricerca su “Les lumières et les peuples” condotto nell’anno accademico 1992-1993 all’Università di Lilla III (dove insegna), De Viguerie è venuto raccogliendo e mettendo in parallelo numerosi documenti sulle concezioni antropologiche del “siècle français”.
Nella lingua francese, il termine “specie” è stato adoperato fino al Seicento solo in ambito medico o farmacologico e mai in relazione agli esseri umani. È il Settecento che ne inaugura l’uso biologico. Da qui l’espressione passa poi all’antropologia e così si parla per la prima volta di “specie umane” a loro volta suddivise in altre “specie” più… specifiche, altrimenti dette “varietà”. O – come fa François Marie Arouet detto Voltaire (1694 – 1778) nell’«Essai sur les moeurs et l’esprit des nations et sur les principaux faits de l’histoire depuis Charlemagne jusqu’à Louis XIII» (1756) – “razze”. Ciò che accomuna i rappresentanti della “specie umana” è, per Voltaire, l’avere «tutti gli stessi organi vitali, dei sensi e del movimento»; eppure «solo un cieco può mettere in dubbio che i bianchi, i negri, gli albini, gli ottentotti, i lapponi, i cinesi e gli americani siano razze completamente diverse»..L’orizzonte globale è di tipo esclusivamente biologico (ciò che viene definito “morale” ne è infatti solo “by-product” o al massimo “offshoot”) e tali sono quindi pure la natura dell’essere umano così come le differenze fra singoli e “razze”.
«Ciò significa – commenta De Viguerie – che il carattere dipende dal fisico e che lo “spirito delle nazioni” caro agli umanisti, ma anche a Montesquieu, non c’entra niente. Gli usi e i costumi, e il “naturel” di un popolo sono caratteristiche razziali legate a un aspetto fisico, al colore della pelle». Si è, insomma, «pigri perché si è negri, oppure si è più o meno civilizzati perché si è bianchi» giacché «i popoli sono divenuti razze». Per Voltaire, del resto, tutti i selvaggi sono brutti e stupidi, in specie i negri e gli ebrei, ma non da meno sono i “paysan” suoi compatrioti.
Quanto ai primi, «gli occhi tondi, il naso camuso, le orecchie dalla strana conformazione, i capelli crespi e il livello della loro intelligenza producono tra loro e le altre specie di uomini una differenza sorprendente». I secondi – così alla voce “Juifs” del “Dictionnaire philosophique” del 1764 – vengono definiti «solo un popolo ignorante e barbaro, che coniuga da lungo tempo l’avarizia più sordida alla superstizione più odiosa e all’odio più irrefrenabile per i popoli che li tollerano e che li arricchiscono». I terzi, nell'”Essai sur les moeurs”, sono descritti come «zotici che vivono in capanne con le proprie donne e qualche bestia […], i quali parlano un gergo mai sentito nelle città»; a loro sono addirittura superiori gli autoctoni «del Canada e i cafri».
Così ammaestrati (anche per Buffon i contadini francesi del nord sono «grossolani, pesanti, mal fatti, stupidi» e le loro mogli «quasi tutte brutte»), i giacobini del 1793 e 1794 ci metteranno poco a decretare lo sterminio totale della “race maudite” della Vandea…
per continuare la lettura:
http://www.storialibera.it/epoca_…/illuminismo/articolo.php…
Marco RESPINTI
Accecati dai Lumi
tratto da: in il Domenicale, anno III, 16 ottobre 2004, n. 2.
2 Risposte
[…] di Oz, e che antisemita doc fu il re dell’automobile Henry Ford. Il loro pensiero incrocia l’eredità illuminista (Voltaire era razzista, il conte di Buffon pure e l’abbé Grégoire concepì per primo la […]
[…] di Oz, e che antisemita doc fu il re dell’automobile Henry Ford. Il loro pensiero incrocia l’eredità illuminista (Voltaire era razzista, il conte di Buffon pure e l’abbé Grégoire concepì per primo la […]