Di felice memoria – Elena Lucrezia Cornaro Piscopia

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia prima donna laureata nel mondo

di Maurizia Rossella

Cleup, 2011 – Maurizia Rossella, narratrice e giornalista, ha scritto un racconto storico su Elena Lucrezia Corner Piscopia (1646-1684), considerata la prima donna laureata al mondo.

Recensione e commento di Riccardo Pasqualin

La veneziana Elena Lucrezia Corner Piscopia (1646-1684) è considerata la prima donna laureata al mondo. Di famiglia patrizia, sin da bambina si dimostrò incredibilmente curiosa e attratta dalla cultura; un simile talento non doveva andare sprecato e ricevette un’educazione sorprendente per una ragazza della sua epoca: apprese il latino, l’ebraico, il greco, il francese e lo spagnolo, studiò filosofia, matematica, scienze naturali e teologia.

Nel 1665, Elena divenne oblata benedettina e proprio in teologia avrebbe voluto laurearsi presso l’università di Padova, ma questo sogno si dimostrò presto irrealizzabile. Il vescovo di allora, Gregorio Barbarigo (1625-1697), uomo del suo tempo, era preoccupato dal fatto che il conferimento del dottorato nella scienza di Dio a una donna potesse sminuire gli studi patavini e il suo veto costrinse la studentessa a scegliere di laurearsi in filosofia. La casata della nobildonna era molto potente e il caso coinvolse anche il governo veneto; tale circostanza allarmò il vescovo che per evitare contrasti di natura politica non influì oltre nella faccenda.

Il 25 giugno 1678 Elena Corner Piscopia conseguì il titolo di Philosophiae magistra et doctrix, fu un trionfo: la sua imprese ebbe un eco europeo e le fece guadagnare una fama immortale.

Ogni evento storico deve essere sempre contestualizzato nel suo tempo, però oggi dobbiamo riconoscere che San Gregorio Barbarigo commise uno sbaglio: egli fu un grande uomo di fede, ma le Sacre Scritture insegnano che la donna può essere superiore all’uomo nella conoscenza della verità, può ammonirlo per i suoi errori, correggerlo e salvarlo. Joseph de Maistre (1753-1821) arrivò ad affermare che il Cristianesimo eleva la donna e le conferisce una forza superiore:

“La donna Cristiana è veramente un essere soprannaturale, poiché dal Cristianesimo è sollevata e mantenuta a uno stato che non le è naturale”.

Questa grande storia di giusto riscatto femminile ha ispirato a Maurizia Rossella, scrittrice e giornalista, la stesura di un racconto che è servito come base all’attrice Lucia Schierano e al regista Rudj Maria Todaro per ideare un monologo teatrale che è stato portato in scena nel 2009. Il racconto originale, invece, è stato pubblicato nel 2011 dalla casa editrice Cleup di Padova, col titolo Di felice memoria. Elena Lucrezia Cornaro Piscopia prima donna laureata nel mondo.
Per costruire la narrazione, l’autrice si è basata su alcuni saggi che ha elencato puntualmente nella bibliografia posta al termine del suo opuscolo, inserendo nel testo anche delle citazioni dirette. Innanzitutto si deve ribadire che il soggetto dell’opera è ben conosciuto presso i veneti, tuttavia sarebbe stato più opportuno collocare la breve nota biografica dedicata a Elena Corner all’inizio del libro (a mo’ di introduzione) anziché alla fine.

Andando a recensire il racconto in sé, non si può fare a meno di notare la sua struttura schematica, priva delle descrizioni che sarebbero state necessarie per introdurre il lettore nelle vicende storiche affrontate. Pensato per servire come base per un copione teatrale, il testo ha mantenuto la sua forma scarna di traccia, che lo rende più simile a un elenco di paragrafi che a un lavoro finito. Si coglie inoltre l’alternarsi disarmonico di due registri diversi: si intervallano un linguaggio informale, contemporaneo, e uno segnato da arcaismi, ma i due registri non si amalgamano mai, cosicché ne esce un mosaico di pensieri sparsi.
In definitiva viene da chiedersi se non sarebbe stato più opportuno pubblicare direttamente il testo dello spettacolo, ossia il monologo così come è stato rappresentato.

da sololibri.net