E TU, HAI CORAGGIO??
E TU, HAI CORAGGIO??
Me lo chiedeva tempo fa un’amica, soprattutto a proposito della nostra aspirazione all’indipendenza, e io, in questa mattinata insonne, provo a rispondere, a Lei, e a me stesso: Vedi, cara Principessa, il coraggio, di un Uomo, ma anche di un popolo, dipende sopratutto dalla grandezza del Sogno che si persegue. Una vita senza un Sogno da realizzare, non è una vita che vale vivere.
Io da giovane ho sempre aspirato alla mia Libertà, e ora, ormai avanti negli anni, se mi guardo indietro, credo di essere stato un uomo libero: se non altro dalle convenzioni imposte e dalle false ipocrisie. Ma ne ho pagato un prezzo, e ne sono felice, perché sono ancora un Uomo Libero. La mia Nazione, quella Veneta, è stata libera e fiera di esser quello che era per tanti secoli, ma il suo sogno è stato interrotto, i suoi componenti han smesso di credere a quel grande Sogno di Libertà, che a un certo punto della storia richiedeva enormi sacrifici, domandava addirittura di addossarsi la Croce di Cristo, ed è stata travolta dagli eventi. Eppure gli esempi nella nostra grande storia non sono mancati: il più fulgido di tutti fu certamente quello offerto da Marc’Antonio Bragadin, che in nome della Libertà e della Fede, affrontò il Golgota senza alcun dubbio e tentennamento.
Tornando ai tempi odierni, pensiamo ai catalani: marce chilometriche di milioni di individui che riempiono all’unisono le loro città, pensiamo agli scozzesi, alla loro mobilitazione unanime, concorde, per il referendum; noi abbiamo ancora molta strada da fare: sconfiggere l’ignavia di tanti non è facile, specie dopo il lavorio volto al nostro servaggio, portato avanti dai nostri padroni e dai loro salariati, anche locali. Ora pare che qualche cosa si muova, malgrado la costante pochezza delle persone, tante delle quali malate di auto referenzialismo e con un ego smisurato. Cosa questa che li allontana in maniera siderale, dai Padri come Bragadin e tanti altri a cui dovrebbero fare riferimento. Tuttavia credo che non manchi molto: La Venetia antica si sta risvegliando: sta bevendo la cicuta amarissima della crisi, che la sta uccidendo. E forse troverà la forza, per non morire del tutto, di allontanare il calice e spezzare le catene. A volte il Destino decide da solo, per noi di poca Fede, e ci troveremo sugli spalti, come a Famagosta, con il coraggio, che pareva perduto, di quei tempi. I HAVE A DREAM… cara Principessa…
A una cara amica, che cerca di attraversare una buia foresta.