I TIGLI SACRI AI VENETI
Di Europa Veneta
I TIGLI SACRI AI VENETI
A volte abbiamo pensato che i liberali, leggendo della vita politica che si svolgeva sotto il tiglio nel Medioevo nelle nostre zone, si siano fatti allora venire l’idea dell’ “albero della libertà”.
Europa Veneta In effetti, Jozko Savli, scrisse a questo riguardo nel libro, scritto nella sua lingua madre, “Slovenija, podoba evropskega naroda” (di cui Europa Veneta ha curato l’edizione in italiano dal titolo “Slovenia, immagine di una nazione europea”).
Nella sua biblioteca, T. Jefferson, l’estensore della Dichiarazione d’Indipendenza degli U.S.A (1776), teneva un esemplare del volume “Les Six Livres de la Republique”, scritto da Jean Bodin (Parigi 1576), che contiene la descrizione dell’insediamento dei Duchi di Carinzia – Forme d’investir le Duc
de Carinthie. Bodin comincia con le parole: “niente può essere paragonato a questo rito…”.
A volte abbiamo pensato che i liberali, leggendo della vita politica che si svolgeva sotto il tiglio nel Medioevo nelle nostre zone, si siano fatti allora venire l’idea dell’ “albero della libertà”.
Fatto si è che nel libro di Ferruccio Clavora “Od duoma…” a pag. 41 si precisa che durante la seconda dominazione francese (1806-1814) l’amministrazione voluta da Napoleone in Friuli fece piazza pulita delle tradizioni locali, come aveva già fatto in tutto il Veneto: “in particolare furono abolite tutte le particolarità locali e si impose un modello di vita sociale ed amministrativa molto centralizzato. Furono abolite le vicinìe – sosednje, i tigli furono tagliati e le tavole di pietra distrutte. I simboli delle antiche Banche [in veneziano “banca” sta per “organo direttivo”], segni storici delle grandi capacità democratiche, di autogoverno e di solidarietà delle genti della Slavia Veneta venivano arbitrariamente cancellati con la forza della prepotenza”.
Si può dire che fosse l’anticipo di quello che capiterà con l’unitarismo italico.
La morale che dalla storia possiamo trarre è che in costanza di una Civiltà intrisa di fede Cattolica si siano sviluppati, specie durante il tanto vituperato Medioevo, le massime strutture democratiche in varie parti d’Europa, mentre con il dominio liberal-massonico instaurato dal Regno d’Italia napoleonico prima, e dal Regno d’Italia savoiardo poi, si sia passati ad una libertà solo nominale ed ideologica, che significava l’eliminazione della Tradizione Cattolica e delle identità locali che ad essa s’ispiravano. Al loro posto si instauravano oligarchie occulte, che da tale falsa libertà ideologica hanno tratto non piccola parte della loro forza.