I VENETI E LA CIVILTA’ DEI CAMPI D’URNE
DAL SITO EPOCADELBRONZO
La cultura dei campi di urne ebbe origine in Europa centrale nella seconda metà del II millennio a.C. (1300 a.C. circa) succedendo la più antica cultura dei Tumuli. Occupava i territori centro-meridionali della moderna Germania , Austria , Svizzera , Francia orientale , Ungheria , Romania orientale , Repubblica Ceca , Slovacchia e Polonia, Nord Est dell’Italia. La caratteristica principale di questo vasto orizzonte culturale sono le necropoli ad incinerazione da cui prende il nome (dal tedesco Urnenfelder – Campi di urne) , i defunti venivano cremati e le loro ceneri venivano riposte in urne di ceramica che in un secondo momento venivano interrate .
Per quanta riguarda il gruppo Italico-Protovillanoviano , di derivazione danubiana , campi di urne sono stati rivenuti in Veneto (collegabili ai futuri Veneti o Venetici) nel Lazio (collegabili ai Latino-Falisci) nel Sud (collegabili forse agli Enotri) in Sicilia orientale (collegabili ai Siculi) ma anche in Toscana
Attorno al XII secolo a.C. avvenne , forse a causa di cambiamenti climatici che provocarono una forte siccità (a ciò può forse risalire la diffusione in quel periodo di culti legati alle fonti d’acqua) , un’espansione della cultura dei campi di urne dalle zone originarie della Mitteleuropa verso sud (verso la penisola Italica e i Balcani meridionali) ed ovest (verso Francia , Belgio e Olanda , il sud dell’Inghilterra e la porzione nord-orientale della penisola Iberica).
Per quanto riguarda l’Italia la cultura dei campi di urne sembrerebbe essere stata importata da due gruppi distinti uno protoceltico attraverso il canton Ticino e uno Italico attraverso le Alpi Giulie.
Il gruppo protoceltico (derivante dai gruppi Svizzeri-Provenzali) diede origine alla cultura di Canegrate fra Piemonte e Lombardia quello Italico alla cosidetta cultura Protovillanoviana . Per quanta riguarda il gruppo Italico-Protovillanoviano , di derivazione danubiana , campi di urne sono stati rivenuti in Veneto (collegabili ai futuri Veneti o Venetici) nel Lazio (collegabili ai Latino-Falisci) nel Sud (collegabili forse agli Enotri) in Sicilia orientale (collegabili ai Siculi) ma anche in Toscana :
Religione È documentabile la diffusione di nuove ideologie religiose manifestate archeologicamente da un complesso di elementi: rito incineratorio; frattura rituale; pratiche sacrificali, soprattutto in connessione col fuoco; offerte votive nelle acque di fiumi, sorgenti e stagni; micromodellismo funerario; carro funebre; luoghi di culto sulla cima di alture e montagne; simbologia del disco, del carro e della barca solare; immagini ornitomorfe, in connessione o meno con la simbologia solare, cui viene attribuito il significato di mezzo di manifestarsi del numinoso all’uomo; alari fittili come oggetto sacro, in rapporto col culto dcl focolare domestico in particolare, e del fuoco in genere; urne funerarie raffiguranti il luogo sacro in cui tale culto ha la sua sede, presenti però solo in età tarda, e in alcune aree particolari. Questi elementi, presi isolatamente, sono in parte attestati già per periodi precedenti della preistoria europea e mediterranea; ma qui ed ora appaiono per la prima volta in una connessione organica, tale da non poter non rispecchiare una visione religiosa unitaria. Come elementi centrali di questa visione sembrano doversi riconoscere i concetti di una numinosità e di una escatologia ultraterrene, legati ad una ispirazione fondamentalmente sacrificale del culto e dello stesso rito funebre; sicché appare lecito supporre che all’età dei C. di U. risalga la prima elaborazione di alcuni filoni ideologici poi comuni a diverse religioni “indoeuropee” di età storica.
http://epocadelbronzo.wordpress.com/2013/04/20/la-diffusione-dei-campi-di-urne-in-europa/