LA CIVILTA’ DEI VENETI ESPRESSA NEL BURCHIELLO
Da tempi immemorabili, i Veneti hanno costruito la propria civiltà a contatto con l’acqua: le loro prime città nascono sull’ansa dei fiumi della pianura veneta. Fino almeno agli anni ’50 del Novecento, gran parte del traffico merci, e prima, di passeggeri si svolgeva via acqua… e per completare il quadro Venezia, che ridiede nuova vita all’antica X regio chiamata anche l’angolo dei Veneti, espresse una talassocrazia, una aristocrazia nata dal commercio sull’acqua del mare. Ecco quindi che il Burchiello, il famoso battello che collegava Venezia a Padova, riassume in sé anche questi trascorsi, e forse per questo fu ritratto in innumerevoli quadri e fu protagonista e proscenio in innumerevoli opere letterarie.
Frequentato e utilizzato nei secoli da importanti personaggi, poeti, pittori, musicisti che lo hanno citato, commentato, descritto e ritratto nelle loro opere, il Burchiello divenne il simbolo dell’epopea della civiltà delle Ville, rappresentato in innumerevoli opere d’arte.
Adriano Banchieri, compositore e poeta italiano del tardo Rinascimento, musicista, organista e compositore, dedica al Burchiello la commedia madrigalistica “La Barca di Venetia per Padova”, Un divertente e allegro racconto di un viaggio sul Burchiello nel 1605, da Venezia a Padova, dei vari personaggi presenti a bordo e delle loro storie. E’ possibile visionare ed ascoltare l’opera al link: www.ilburchiello.it
Giovanni Sagredo pubblica pubblica nel 1667 “L’Arcadia in Brenta” (con lo pseudonimo di Ginnesio Gavardo Vacalerio), una raccolta di novelle della seconda metà del Seicento, ambientata sul Burchiello e la Riviera del Brenta.
Anche Carlo Goldoni, abituale passeggero del Burchiello, pubblica a metà del ‘700 la sua “Arcadia in Brenta”, e dedica al Burchiello due poemetti: il Burchiello nel 1756 in dialetto veneziano e nel 1760 “Il Burchiello di Padova” in italiano
Il Burchiello è raffigurato in quasi tutte le incisioni di Vincenzo Maria Coronelli nell’opera “La Brenta, quasi borgo della città di Venezia, luogo di delizie de’ veneti patrizi, delineata e descritta.” del 1709.
Ma è presente anche nelle incisioni dell’opera “Continuation der Nürbergischen Hesperidum” pubblicata a Norimberga nel 1713 da Johann Christoph Volkamer e nelle “Delle delicie del fiume Brenta” pubblicata nel 1750 da Gianfrancesco Costa architetto e pittore veneziano.Nella pittura troviamo Il Burchiello nelle opere di Giovanni Antonio Canal detto il Canaletto e del nipote Bernardo Bellotto, di Giovanni Battista Cimaroli e suoi allievi, di Francesco Guardi e di suo figlio Giacomo, di Giovanni Battista Tiepolo ed altri ancora…
Qui di seguito alcuni dipinti in cui, se osservate bene, potete vedere ritratto il Burchiello settecentesco.