LE COPPIE DI FATTO NELLA REPUBBLICA DI SAN MARCO.
la “pietas cristiana” verso le donne abbandonate.
Le convivenze di fatto, malgrado la società fosse fondata su princìpi cristianissimi, era cosa abbastanza frequente, specie nelle città. Poteva succedere che un uomo, dopo aver vissuto per molti anni con la sua compagna, la abbandonasse anche in presenza di prole. Il legislatore veneto, animato da pietas cristiana, cosa ben diversa dai tanto strimpellati quanto disattesi diritti del cittadino odierni, riconosceva alcuni diritti alla donna e alla prole.
La convivenza ‘more uxorio’ era quindi condannata dalla chiesa, non incoraggiata dallo stato, che però interveniva a tutela della parte più debole. Lo dimostrnao varie sentenze, Edoardo Rubini nel suo libro “Giustizia veneta” ricorda la condanna di un tale Daniele nel 1463, reo di aver abbandonato la convivente e i cinque figli: egli si dovette accollare il mantenimento della povera Marieta e della prole, versando 50 ducati e 100 lire di multa.
milo boz