OPERE IN ORDINE DI INSERIMENTO
La veneziana Elena Lucrezia Corner Piscopia (1646-1684) è considerata la prima donna laureata al mondo. Di famiglia patrizia, sin da bambina si dimostrò incredibilmente curiosa e attratta dalla cultura; un simile talento non doveva andare sprecato e ricevette un’educazione sorprendente per una ragazza della sua epoca: apprese il latino, l’ebraico, il greco, il francese e lo spagnolo, studiò filosofia, matematica, scienze naturali e teologia.
Nel 1665, Elena divenne oblata benedettina e proprio in teologia avrebbe voluto laurearsi presso l’università di Padova, ma questo sogno si dimostrò presto irrealizzabile. Il vescovo di allora, Gregorio Barbarigo (1625-1697), uomo del suo tempo, era preoccupato dal fatto che il conferimento del dottorato nella scienza di Dio a una donna potesse sminuire gli studi patavini e il suo veto costrinse la studentessa a scegliere di laurearsi in filosofia. La casata della nobildonna era molto potente e il caso coinvolse anche il governo veneto; tale circostanza allarmò il vescovo che per evitare contrasti di natura politica non influì oltre nella faccenda.
Il mercante veneziano Pietro Querini (1400?-1448), suo malgrado, è stato protagonista di una scoperta importante per la cucina veneta: quella dello stoccafisso. Patrizio e signore di alcuni feudi nell’isola di Candia, all’inizio degli anni ’30 del Quattrocento, il nobiluomo maturò il progetto di commerciare vino e spezie con le Fiandre e da qui ebbe inizio la sua grande avventura.
L’aristocratico partì con la sua nave il 25 aprile 1431, con rotta Gibilterra, desideroso di stabilire nuovi lucrosi traffici. Tuttavia, superato Cabo Finisterra, la sua imbarcazione fu perseguitata dalle tempeste e vagò al largo per settimane.