IL DOCUMENTO STORICO CHE MI HA PERMESSO DI RICOSTRUIRE LA DIVISA DELLE CERNIDE DI ASIAGO
Millo Bozzolan
LA DIVISA DELLA MILIZIA DI ASIAGO.
Oggi vi regalo questa chicca storica:dopo un oblio durato decenni che avvolge gran parte della storia dell’Altipiano dei Sette comuni, dovuto alla distruzione degli archivi a causa della guerra, spunta fuori da un libro di inizio secolo, scritto dall’allora arciprete Bortoli Domenico, nientemeno che la descrizione dell’uniforme della milizia locale, con la sua bandiera.
Premetto che le cernide normali avevano adottato già dalla prima metà del ‘700, l’uniforme dell’esercito, ma la Milizia dei Sette Comuni (ma probabilmente anche i Cadorini e altre Comunità montane e la Guardia Nobile veronese) indossava una divisa sua, particolare.
Ecco la descrizione, seguirà la ricorstruzione grafica, sto collaborando con il comiato Pasque veronesi a questo scopo.comitato che mi ha fornito il presente materiale (fonte assessore Bortoli di Asiago).
Delle Milizia dei Sette Comuni e sua Divisa*
lo storico bonato nei suoi manoscritti descrive i gradi e la divisa delle nostre Milizie di un tempo.
1° Capitano 2° Capo dei Cento 3° Alfiere 4° Caporale 5° soldato gregario
Il Capitano, il Capo di Cento, L’alfiere avevano la stessa divisa in quanto alla forma e ai colori; solo differiva nella qualità dei panni e dei bordi.
Capitano, velada verde con bottoniera al petto di rame dorato: era fatta alle due ale con fodera rossa rovesciata sulle loro estremità. Cappello a due punte con coccarda Veneta o imperiale e una fettuccia di seta nera svolazzante. Ai reni una cintura di cuoio verniciato con fermaglio davanti, portante il leone veneto o l’aquila imperiale. Spadino a due cinture con elsa figurata, dorata. Calzoni assetati, e sormontati da lucido stivale; questi era fatto a pieghe da poter tirar su fino al ginocchio o lasciar giù a mezza gamba.
Il capitano andava a cavallo guarnito di qualdrappa di pecora nera tutta orlata di scarlatto, con due pistole agli arcioni.
L’ultimo Capitano di cui si ha memoria è GioBatta Bonomo della famiglia di Vicenza.
Capo di Cento – calzoni rossi sormontati da stivale a pieghe; Velada ver delle ale; cintura con squadrone ricurvo, un pennacchi rosso e verde al cappello; bordo al collare della velada più ristretto, alamari più ristretti rispetto al capitano, gli alamari del capitano e del capo di cento erano di panno dorato e portavano gli spallerini.
Alfiere – montura verde rossa, cappello con pennacchio, ma senza bordo, stivali come sopra, cintura con squadrone e bandiera, questo consisteva in un drappo di seta biancacon sopra da unaparte il leone alato dall’altra il gruppo delle Sette Teste.
Caporale e vicecaporale si distinguevano da un gherone (gallone) di seta gialla la vorata al braccio; schioppo in spalla con munizioni nel batticulatte.
Soldato Velada verde, ossia batticulatte con punte rivoltate, gilé di scarlatto con bottoni a specchio; cappello di lana con l’ala destra rivoltata in su a cui si annetteva la coccarda o un ramoscello d’abete. Calzoni corti con legacci rossi per le calze, scarpe di cuoio. sotto le ali della velada portava le pistole.
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* Bortoli Domenico Memorie storiche della chiesa di Asiago per l’arciprete Domenico Bortoli Asiago tipografia dei / Comuni (1910 circa) pag. 60 e 61.
però manca la descrizione della bandiera…
el leon con lo stemma dei sette Comuni, mi pare esista ancora ad Asiago, se non erro.. è passato del tempo dall’articolo. Devo essermene occupato, o se ne è occupato Stoppato Badoer, in altra nota