LA SOCIETA’ DEI VENETI ANTICHI (come eravamo). QUALCOSA E’ RIMASTO.
Ho ripreso dal sito “Venetia victrix” integrando qua e là con quanto ho letto in questi anni, in articoli scritti da storici.
ORGANIZZAZIONE SOCIALE
La società degli antichi Veneti conosceva delle differenze anche notevoli tra individuo ed individuo, tra classe e classe. Mancava tuttavia la figura del “tiranno” o del capo assoluto che disponeva a suo piacimento delle sorti dei suoi sudditi. Dobbiamo pensare a una società retta da Consigli di anziani, o maggiorenti, che affiancavano i vari principi e li assistevano nel governo. Quindi ritroviamo in nuce, la società che reggerà per un millennio, la Repubblica di Venezia. E non credo sia dovuto tutto al caso.
La classe più modesta era quella dei servi, collocata al gradino più basso della scala sociale e rappresentata da individui scalzi con vesti semplicissime. La fascia centrale era composta da lavoratori che, in varie forme, potevano dirsi autonomi: artigiani, mercanti, agricoltori, cacciatori e pescatori; ad essi si aggiungevano i guerrieri.
Al vertice della scala sociale stavano quelli che possiamo definire i “SIGNORI”,i più ricchi tra i lavoratori o coloro che, nell’occasione di qualche guerra, avevano modo di salire ai massimi onori. Sempre alla classe superiore appartenevano i sacerdoti, i quali indossavano ricche vesti, forniti di copricapo e calzature.
Anche i cavalieri occupavano una posizione importante.
E’ probabile che i lavoratori fossero riuniti in associazioni ( corporazioni ), per i tipi di attività che richiedevano una più alta specializzazione. Anche qui un evidente parallelo con le associazioni medioevali, presenti in tutto l’entroterra del Veneto e delle isole della laguna.
Ugualmente uniti tra loro da interessi comuni erano i commercianti, che traevano forti guadagni dalla vendita di materiali e prodotti che godevano di maggiore apprezzamento da parte di altre popolazioni.
I guerrieri veneti erano armati in modo simile a quello dei guerrieri greci e troiani.
Il capo era protetto dall’elmo a calotta bassa, il busto era rivestito da una corazza di cuoio irrobustito con lamine bronzee; le gambe erano riparate da schinieri.
L’armamento era completato dallo scudo, rotondo come quello degli opliti greci, dalla spada e da una o due lance con la punta a foglia di alloro.. DAL IV SECOLO: grande influenza dei Celti, con cui i Veneti parzialmente si fusero, ma fino a far diventare Veneti a tutti gli effetti i Cenomani del veronese. Anche se da questi essi presero il più pratico ed efficace modello di scudo a forma ovoidale.
I cavalieri montavano senza sella. Disponevano inoltre di cocchi da guerra trainati dai robusti cavalli veneti. Ogni villaggio era indipendente.
Il popolo veneto si univa mettendo insieme tutte le forze disponibili in caso di minaccia dall’esterno, di guerra.
In queste occasioni i vari villaggi erano collegati da un patto di reciproco aiuto che durava fino al cessare del pericolo.
In questi casi i centri abitati maggiori( Este, Padova ,Vicenza, Oderzo, Montebelluna ) facevano da punto di riferimento e di guida per i villaggi di minori dimensioni.
Anche per una popolazione tendenzialmente pacifica come quella veneta, la guerra e i guerrieri avevano ugualmente un posto centrale nell’organizzazione sociale. Ad essi era affidato un compito soprattutto difensivo, la protezione della vita e dei beni delle comunità confederate, la garanzia di sicurezza delle vie di comunicazione, il mantenimento delle condizioni di pace.
Questa tendenza a vivere in maniera pacifica resterà una costante comune alla società veneta che riemerse con la rinascita dell’ Angolo dei Veneti grazie alla fondazione dello stato veneto. Dominato da una talassocrazia mercantile, che conquistò potere e dominio in maniera pacifica, attraverso il commercio.
Man mano che progredirono gli studi, dai primi rinvenimenti di Este, l’area dei Veneti antichi andò sempre più allargandosi, fino a superare abbondantemente i confini del Veneto attuale. A fine ‘800 si era arrivati ormai alla Slovenia attuale, nella cui cittadina venne scoperto una situla bellissima e altri corredi funebri, tra cui una piastra a sbalzo meravigliosa, con dei guerrieri veneti armati di tutto punto. Ne mettiamo qui una foto; i reperti risalgono al V secolo a.C. , periodo del massimo splendore della civiltà veneta. A suo tempo, per mio diletto, riprodussi anche uno di questi miei antenati, in marmorina. E’ vero che all’epoca i rilievi marmorei non esistevano proprio, ma mi piaceva concretizzare il mio guerriero, e in un certo qual modo, onorarlo in simil marmo ;-). Era armato di due lance, protetto da un giubbino di striscie di cuoio, e da un’ascia da guerra con un manico interessante, ergonomico, molto moderno, a suo modo. I nostri soldati usavano portar ei capelli corti, a differenza dei Celti, anche per motivi di igiene (leggi pidocchi) cosa lodata dai romani stessi.
Grazie per l’ interessante articolo. Saprebbe indicarmi dei testi dove approfondire storia dei paleoveneti?
Le consiglio intanto di cercare in internet gli esaustivi articoli della prof. Loredana Capuis