ISTRIANI E DALMATI ALLA BATTAGLIA DI LEPANTO E LE LORO BELLE INSEGNE
Aloise Cipice da Traù, comito della galea n. 39 dell’ala destra: per insegna “una donna con un mozzo di serpe in mano”.
Giovanni de Dominis comito del legno di Arbe, posta al n. 40 dell’ala destra: “San Giovanni con la Croce in mano”.
Cristoforo Lulich, comandante la galea di Sebenico, n. 22 della retroguardia: “San Giorgio a cavallo”.
Girolamo Bisante da Cattaro comito della galea n. 10 del corno destro : “San Trifone con una città in mano”.
Giovanni Lanzi da Lesina, galea n. 24 del corno sinistro: “San Girolamo”.
Domenico di Tacco istriano comito della nave n. 15 del corno sinistro: “Un lion con una mosca”.
Colane Drazzo di Cherso comito della galea n. 8: “Nicolò la corona”.
Perasto “fedelissima” era presente con i gonfalonieri stretti attorno al gonfalone della nave ammiraglia della Serenissima. Erano dodici e otto di essi immolarono la propria vita in difesa della Patria veneta comune e della cristianità.
LAUS DEO
Tratto da un lavoro di Paolo Borsetto.
Biblioteca marciana misc. 207733.
Un amico lettore, “dalmatino” d.o.c. mi corregge la grafia in questa maniera:
Alvise Cippico
Cristoforo Lucich
Girolamo Bisanti
Giovanni/Zuanne Balzi – Lesina
Colane Drascio o Drasa
Grasie, vecio 😉