La costituzione della Francia rivoluzionaria: una follia. Vista dall’ambassador veneto.
Antonio Cappello, ambassador a Parigi, critica impietosamente la nuova Costituzione, intravedendone tutte le pericolose utopie nate con la Rivoluzione che la partorì. Metto un piccolo stralcio del suo rapporto al Doge (e al Collegio), val la pena di leggere:
Passerò alla Costituzione non ancora finita, che trovo indefinibile: questa non è Monarchia, perché toglie tutto al Monarca, non è Democrazia, perché il popolo non è legislatore; non è Aristocrazia, perché persino il nome Aristocrate è un delitto; non di lesa Maestà, ma di lesa Nazione. Questa è un mostro di Costituzione, che confonde tutti i poteri, e che unisce due vizi, che fino ad allora si successero, ma non si combinarono nei Governi, cioè il Dispotismo e l’Anarchia.
Ogni governo è composto di tre poteri, Legislativo, Esecutivo, Giudiziario, e la continuazione di questi forma la Costituzione. Una Costituzione è buona, quando i poteri sono distinti, equilibrati, e ben combinati; una Costituzione è viziosa, quando i poteri si confondono, e si concentrano nelle stese mani in oppressione al corpo politico; ma l’Assemblea Nazionale cominciò dall’invadere tutti i poteri, e dal raggruppare in sé tutte le deleghe alla Sovranità, usurpando al potere Esecutivo tutte le funzioni amministrative e el potere Giudiziario il giudizio in affari criminali. Insomma, esercita in essa la sua Sovranità, verso la Nazione medesima, ne contenta di una rivoluzione delle cose, portò anche una rivoluzione nelle idee.
Mise in testa della Costituzione la dichiarazione dei Diritti dell’uomo, insegnado i diritti a chi doveva insegnare i doveri: confondendo lo Stato naturale con lo Stato civile e l’Uomo selvaggio con l’Uomo sociale. Li Deputati più fanatici dei principi popolari piantarono una Dottrina, in cui spesso vi è più metafisica, che realtà e ne tirarono conseguenze perniciose. Dalla favorita massima della sovranità del popolo, vera in astratto, ma ineseguibile nella realtà, è scaturito il Dogma dell’Eguaglianza assoluta di tutti gli uomini, la quale non esite nemmeno in tutti gli stati della Natura, e per realizzarla conviene tutto distruggere, e si sono aboliti tutti gli ordini, tutti i corpi, tutti i ranghi intermediarij, che come tanti anelli, legano il Sovrano ai Sudditi, e i sudditi al Sovrano….