La grande pittura veneta dell’800, Egisto Lancerotto.
http://www.anticoantico.com/
Nato a Noale il 21 agosto 1847, morto in povertà nell’Ospedale di Venezia il 31 maggio 1916. Giovanissimo si iscrisse a quell’Accademia. Fu sicuramente artista di singolare abilità, ma, sempre scontento dell’opera propria, e incapace di darsi una disciplina sia nell’arte che nella vita, non ottenne il posto al quale avrebbe potuto aspirare.
Riuscì a trasportare sulla tela scene e costumi del popolo veneziano. Trattò esclusivamente il quadro di genere ed il ritratto, nel quale si distinse. Espose a Monaco di Baviera, a Parigi, a Vienna e all’Internazionale di Venezia sino all’anno in cui gli fu respinto il suo Chioggiotti in porto, acquistato poi da Margherita di Savoia che ne fece dono all’Esposizione Permanente d’Arte Moderna di Venezia.
Tra le sue tele principali: Un episodio dell’assedio di Torino; Ballo di Nozze; Popolani a Venezia;Le regate di Venezia; Barcaiolo; I piccoli pittori; I coscritti; Da Mestre a Venezia; Breve respiro; Mezza festa; Preparativi per la notte del Redentore a Venezia; Delusione; Convegno; Dopo la disputa; A pie’ d’un ponte; Scuola di pittura; Capitolo primo; La vedova; Festa di sole; Cecilia; Fiori di maggio; Monte Rosa; La festa degli sposi;Reclute; Incorreggibile; Madonna.