LA NASCITA DI VENEZIA, i tribuni veneti e le radici nella storia più antica.

di Edoardo Rubini

dalla antica autonomia dei Veneti alleati dei Romani, la tradizione dell’elezione popolare dei tribuni.
Il più illustre tra gli studiosi di storia veneta, il Romanin, scrive:
“per la venuta di Attila e per la distruzione di Padova, il legame che teneva unite le isole a questa città e alle altre del continente, venne naturalmente a sciogliersi e gli abitanti di quelle, costretti a provvedere da sé, passarono a nominare nei propri comizi i Tribuni, onde accreditata Cronaca (c.d. Barbaro), ponendo nell’anno 466 la loro creazione, dice: – che si riducevano in Grado e si istituì una Repubblica, composta dei membri di quelle isole -. E quello fu il primo passo dell’autonomia veneziana, questo il principio del governo democratico delle isole, non già che i profughi si accordassero deliberatamente di istituire una repubblica democratica, ma venne essa a formarsi come conseguenza naturale del diritto, che quelli già avevano nelle loro città natali, di concorrere alla nomina dei propri magistrati”.

All’istituzione dei capi elettivi nel V secolo, seguì dunque il formarsi della federazione nel VI, che confuì nel Dogado all’alba dell’VIII. Venuti in Italia i Longobardi, l’elezione dei Tribuni nei comizi delle isole fu sancita solennemente…Il Sagornino comincia da quell’epoca il suo racconto e registra l’elezione dei Tribuni insieme con la dichiarazione di Grado a metropoli, anzi, dicendo che il governo tribunizio durò 150 anni, conduce appunto a stabilire il principio alla metà circa del secolo VI”.
Romanin, storia I, pp. 55, 57, 58.V
riportato in Giustizia Veneta di E. Rubini ed Filippi Ve

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