OSTREGA ! LA LINGUA VENETA E LE SUE RADICI ANTICHE
di Millo Bozzolan
OSTREGA!
Ormai ha assunto un suo significato proprio, ma in origine era un “mascheramento” di “ostia!” (che go inparà– ho appreso- , adopera anche lo spagnolo, con una h davanti per mascheramento 😉 ) In realtà e’ una parola usata al posto di un’altra (eufemismo), come riportato dalla Treccani: <<òstrega interiez. – Voce veneta, propriam. s. f., che significa «ostrica» (e come tale ha il plur. òstreghe), usata come esclamazione di scherzoso stupore, di leggero dispetto, talora come energica e vivace affermazione (equivalente in genere a caspita, perbacco, e sim.); con questo senso, è forma eufemistica per ostia!, per quanto la grande diffusione della parola, nota anche fuori del Veneto, non ne faccia quasi più sentire l’origine.>>
Da notare che il termine ostrica-ostrega deriva da una parola greca, ostrakon , e ci rimanda all’uso nella democrazia ateniese, di mettere al voto la proposta di bandire dalla città qualche personaggio ritenuto pericoloso per le istituzioni, da cui anche il temine ostracizzare. Infatti si votava mettendo dei gusci di mitilo o cozza nell’urna. E’ probabile che la parola “ostrica” sia arrivata nell’italiano di oggi e nel toscano scritto di un tempo, attraverso la mediazione della lingua veneziana. Dati gli stretti rapporti culturali commerciali di Venezia con l’impero bizantino.
Per quanto riguarda la trasformazione di ostia in ostrega, bisogna infatti considerare che in tempi non lontani anche l’uso “improprio” delle parole religiose cattoliche era sanzionato da multe e pene corporali.