“La più sorprendente e pericolosa Rivoluzione” descritta dall’ambassador veneto in Francia
Di Michelangelo Della Francesca Cappello e Milo Boz
In una sorprendente relazione (per acutezza d’esame) dell’Ambasciatore Antonio Cappello, scritta per il Governo veneto, vengono descritti i mali della Francia e le conseguenze drammatiche del mal governo che portarono alla presa della Bastiglia, ma anche i mali del nuovo sistema instaurato, che procurerà alla fine, guai ancora maggiori. Ne mettiamo l’incipit in modo che ve ne possiate fare un’idea. Vedremo inseguito di mettere altri pezzi.
Il rapporto fu scritto nel dicembre del 1790, e dimostra quanto il livello della diplomazia veneta fosse alto, pur nel periodo del tramonto di una Repubblica millenaria.
SERENISSIMO PRINCIPE
Non è facile impresa il tessere accuratamente la relazione della Francia nell’attuale situazione, perché ci vorrebbe altro ingegno ed altra penna. Descrivere la più sorprendente rivoluzione che la posterità avrà pena a credere, e di cui sono stato non lieto testimone degli effetti, spiegare le cause, render conto degli effetti, render conto dei falli del Clero, della Nobiltà, e delle Magistrature non meno che dei torti della Corte, e di quelli della Nazione; dalla Rivoluzione passar alla Costituzione stravagante, indefinibile nella sua forma, esaminar le Finanze, prima origine di tutti i suoi mali, percorrere rapidamente il nuovo ordine di cose in tutti gli oggetti, Religiosi, Civili, Politici, ed Economici, ed infine richiuder in poche righe tutta la materia di molti Volumi, quest’è il labirinto immenso in cui imperiosa necessità d’ufficio oggi m’involge.
E’ noto a tutto il mondo la grande catastrofe, ce ha rovinato la Francia, almeno per la lunghissima serie d’anni, ed ebbe la sua sorgente dal Disordine delle Finanze. E’ questa una terribile lezione, per tutti i Sovrani, che non vi è ordine nelle Finanze pubbliche; perché una savia economia è virtù necessaria non solo in privato, ma più ancora in uno Stato ….
Parole, queste ultime, quanto mai attuali.
La relazione dell’Ambasciatore Antonio Cappello è lunghissima, si snoda in un’attenta analisi della costituzione giacobina e meriterebbe di essere letta tutta (si trova anche nell’ultimo tomo di Samuele Romanin).