L’ENIGMA DEI QUADRI CONTARINI
Simonetta Dondi dall'Orologio
Per una naturale ragione personale mi incuriosisce tutto quello che è di nascita padovana e che in qualche maniera si trasferisce in Spagna….
Questo è in caso, per esempio, di due quadri del Veronese e che oggi si trovano nel Museo del Prado a Madrid.
Realmente non è ancora chiaro il cammino fino a Madrid: appartenevano alla poderosa Famiglia Contarin, non i Contarini del Palazzo in Via San Massimo a Padova (un altro ramo della famiglia), mi riferisco ai Contarini della splendida villa di Piazzola (giunge alla famiglia, grazie ai Carraresi – signori di Padova – tennero Piazzola come feudo di famiglia fino al 1413, anno in cui un principe di questa famiglia, Jacopo, lasciò in eredità tutti i beni di Piazzola alla figlia Maria Carrara andata in sposa a Nicolò Contarini), per mezzo di documenti e cronache dell’epoca sappiamo che avevano un palazzo vicino al Duomo di Padova, sicuramente anche questo entra a fare parte del patrimonio familiare attraverso i matrimoni.
La loro dimora principale a Venezia era a San Trovaso, nel Sestiere di Dorsoduro ed era detto Degli Scrigni.
Questa Famiglia commissiona a Paolo Veronese due quadri che rappresentano Gesù e il centurione e l’altro La Disputa.
Non sono temi comuni dentro dell’iconografia religiosa e sicuramente tra i personaggi rappresentati sono visibili i propri Contarini; nella Disputa, per esempio, il cavaliere a destra vestino di nero e con una croce rossa sopra il cuore si è identificato a Paolo Contarini (non come dice il Prado que è un cavaliere del Santo Sepolcro: quest’ultimi portano un manto bianco e la croce è differente).
Ma come arrivano in Spagna?
Si conservano vari documenti che affermano distinte possibilità e non ci sono nemmeno coincidenze con le date (cf: Ridolfi; Paul Lefort; de Madrazo; ecc.) tra le quali si dice che Velázquez fu inviato in Italia da Sua Maestà a comprare quadri.
Realmente mi risulta difficile pensare che una famiglia così poderosa in quell’epoca che vendesse dei quadri della propria dimora!
Quello che è certo che i quadri si trovano in Spagna nel 1686.
Ci sono varie possibilità:
- Francesco Contarini, il maggiore di 10 fratelli, si era imbarcato il 7 giugno 1515 su una galera diretta a Giaffa per compiere il pellegrinaggio in Terrasanta. Ebbe una fitta corrispondenza con Sant’Ignazio di Loyola di cui fu uno dei primi seguaci a Venezia (1535-37).
- L’ultimo dei figli di Paolo e Vienna Gritti, Filippo (1542-1577) si farà gesuita cedendo ai fratelli tutte le sue spettanze patrimoniali. I quadri potrebbe averli regalati alla Compagnia di Gesù.
- Tomas Howard Conte de Arundel (nato nel 1585) muore a Padova nel 1646 e 7 anni dopo la sua collezione sarà messa in vendita. Forse era amico dei Contarini e la Famiglia regalò a lui i quadri. Un’ altra possibilità che alcuni quadri fossero inviati a Londra qui, Alonso de Cardenas, fu ambasciatore a Londra dal 1638 al 1655, che dal 1649 fu incaricato degli acquisti all’asta di vendita delle opere di Carlo I per conto di Luis de Haro marchese del Carpio ministro di Filippo IV. Potrebbe avere acquistato anche alcuni quadri che sono appartenuti al Conte de Arundel.
Non ci sono documenti che dimostrano questa supposizione ma, è da considerare, tra la nobiltà era comune regalare “oggetti” di casa, abitudine tutt’oggi vigente anche se i regali, in questi tempi, non sono così importanti!
Sorge un’altra domanda: sarebbe piaciuto ai Contarini sapere che i loro quadri oggi sono parte del Patriminio spagnolo?