LO STEMMA DEL REGNO LOMBARDO VENETO RICOMPARSO A BERGAMO
Me lo segnala un amico bergamasco, in seguito al mio articolo che spiegava, solo parzialmente, lo stemma che rappresentò il regno “padano” per volontà austriaca, dopo l’acquisizione dei territori veneti col trattato di Leoben.
Lo stemma lo potete ammirare se vi recate nella bellissima e veneziana Bergamo, arrampicandovi sulla sua parte alta fino alla Cittadella, dove è stato riscoperto negli anni Settanta, dopo un bel restauro. Vi allego anche la spiegazione completa del simbolo del biscione, che sembra divorare un bimbo… ma non è così.
Una curiosità. Se passate per Piazza della Cittadella e state per superare la Torre della Campanella, date uno sguardo all’aquila austro-ungarica bicefala dipinta tra il quadrante dell’orologio e il balconcino: noterete che lo scudo è diviso in quattro settori, che ricordano i territori italiani assegnati all’Impero austro-ungarico dal Congresso di Vienna del 1815: Lombardo e Veneto, rispettivamente con a capo i Dipartimenti di Milano e Venezia. Se per Venezia già sappiamo che lo stemma è il leone alato, Milano (e i Visconti) viene invece rappresentata da un biscione che tiene tra le fauci un bimbo: non lo sta divorando ma, anzi, lo sta partorendo. Una raffigurazione di buon auspicio, nonostante le apparenze, dato che la biscia era, nell’antichità, il simbolo della sapienza, dell’intelligenza e della furbizia, quindi nascere da essa significava acquisire tali virtù. I Visconti le avevano ereditate? Ai posteri l’ardua sentenza.
Per quanto riguarda il dominio visconteo, sembra si comportassero più da tiranni che da principi illuminati, tanto che la torre era adibita a prigione dei debitori verso il fisco dove li facevano anche morire di sete e fame, fin che i parenti non provvedevano a saldare gli arretrati. Persino peggio del fisco italico, pare…. Ben diverso è il sentimento dei bergamaschi verso la memoria veneziana. Ma vi metto il link dove potrete leggere il resto: i visconti a Bergamo e la cittadella