PADOVA FONDO’ LA MEDICINA MODERNA
Lo documenta in un bellissimo documentario, la BBC inglese, e riportiamo qui l’articolo che sono certo, vi interesserà. Ma molta parte del merito va a Venezia, che puntò sulla città vicina per farne una fucina della classe dirigente veneta. L’ateneo attirava migliaia di studenti da tutta Europa.
“La città in cui nacque la medicina moderna”: la Bbc celebra Padova e la sua università
Il principale network britannico dedica un lungo articolo alla città del Santo sia nella versione inglese che in quella spagnola del proprio sito Internet, elogiando personalità come Andrea Vesalio e luoghi quale il Teatro Anatomico e l’Orto Botanico
Troppo spesso ci si dimentica dell’immenso patrimonio culturale patavino. Lo si dà quasi per scontato, ovviamente sbagliando. Fortuna, però, che c’è chi – a intervalli regolari – non solo lo scopre, ma ne rimane anche talmente ammirato ed estasiato da “sentire il bisogno” di condividerlo col mondo intero. Come in questo caso. Perché etichettare Padova come “la città in cui nacque la medicina moderna” è già di per sé a dir poco importante. Se poi si scopre che a farlo è la Bbc, allora c’è di che andarne davvero fierissimi.
Il principale network radiotelevisivo britannico ha dedicato un lungo articolo alla città del Santo sia nella versione inglese che in quella spagnola del proprio sito Internet, ponendo l’accento su un’autentica istituzione: l’Università degli Studi di Padova, pronta a celebrare nel 2022 i suoi primi 800 anni di vita e considerata dall’autore dell’articolo quale la culla della medicina moderna. A spiegare il tutto nei minimi dettagli è Fabio Zampieri, docente di Storia della Medicina proprio all’ateneo patavino, il quale nel pezzo elenca innanzitutto alcuni celebri “pari ruolo” passati per Padova: si va da Galileo Galilei (che pur avendo insegnato matematica ha influito profondamente anche la medicina con l’introduzione del metodo quantitativo) a William Harvey – che per primo descrisse il sistema circolatorio del corpo umano – passando per l’inventore del termometro Santorio Santorio fino ad arrivare a Giovanni Battista Morgagni, che fondò l’anatomia patologica moderna nel XVIII secolo.“
Andrea Vesalio e il Teatro Anatomico
Un capitolo a parte, però, lo merita Andrea Vesalio: belga di nascita, fu lui a realizzare dal 1537 in poi dissezioni sistematiche del corpo umano, facendo scoperte così importanti da essere indicato tra i padri dell’anatomia. E la sua “tradizione” fu tramandata fino alla realizzazione nel 1594 (per volere di Girolamo Fabrici d’Acquapendente) del celebre teatro anatomico.
L’Orto Botanico
L’ultima tappa di Rossi Thomson (autore dell’articolo per la Bbc) L’Orto Botanico: fondato nel 1545 e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, fu fondamentale per lo studio della botanica da parte dei “dottorandi” in medicina dell’epoca, i quali poterono scoprire in prima persona i poteri terapeutici e curativi delle piante. Un luogo quasi magico, tanto che portò all’introduzione in Italia di specie quali il sesamo, le patate, i girasoli, il gelsomino e i lilla. Nonché del caffé, e addirittura a livello europeo: la prima menzione nell’intero continente, infatti, fu fatta nel XVI secolo nell’opera “De Medicina Aegyptiorum” di Prospero Alpini, che all’epoca era proprio il direttore dell’Orto Botanico.
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