UN GENIO NATO SOTTO LA SERENISSIMA
A principio del XVI secolo abbiamo la maggiore estensione di Terraferma della Serenissima: anche Cremona era parte della Repubblica.
In quel tempo, giusto a principio del secolo, nasce in questa città, Gianello Torriani.
Questo personaggio possiamo dire che si fece famoso quando Carlo V nel 1530, al suo passo nella Penisola per andare in Spagna, assume a Torriani per restaurare l’Astrario di Giovanni Dondi.
Alcuni studiosi affermano che restaurasse la meravigliosa macchina, altri dicono che fu copiata, perchè gli antichi ingranaggi erano troppo rovinati per potere funzionare.
In una forma o nell’altra è evidente che l’Astrario fu portato in Spagna….
Gianello in Spagna divenne Janello Torrano o Torriano, qui al servizio dell’Imperatore, dopo uno studio di 20 anni basato sull’Astrario di Giovanni Dondi, realizza un orologio astronomico composto di 2000 ruote dentate e considerato il più complesso orologio planetario della storia che fu chiamato Microcosmo.
In Spagna Torriani lavora intensamente, è famoso per realizzare numerosi automi meccanici, al punto che i contemporanei lo paragonarono ad Archimede.
Fu anche consulente del papa Gregorio XIII per la riforma del calendario.
El arteficio de Juanelo fu un complesso sistema meccanico che sollevava con regolarità l’acqua del fiume Tago (il fiume che bagna a Toledo) fino all’altezza dell’Alcázar, nella parte più alta della città, era come una gigantesca noria.
Questa opera di ingegneria meccanica fu così nota che fu dipinta in un quadro del Greco.
Quindi Questo personaggio quasi sconosciuto, fu capace di affascinare a due potenti sovrani di quei tempi, Carlo V e Filippo II, fu considerato un genio.
Janello elaborò le applicazioni della sospensione cardanica tutt’ora in uso ma che prese il nome di Cardano da un altro (come sempre passa!).
Anche questo personaggio è avvolto ad una leggenda che racconta che al momento della sua nascita, un fulmine squarciò il cielo per scaricarsi sull’orologio del Torrazzo di Cremona….un presagio che quel neonato sarebbe stato collegato con il funzionamento degli orologi.
A lui si deve anche l’invenzione della fresatrice per la costruzione di ruote dentate.
Questo cremonese che tanta fama ebbe in Spagna, bisogna riconoscere che la sua formazione fu sotto il dominio della Serenissima dove sicuramente sviluppò una mente aperta alle grandi innovazioni e, i primi studi meccanici, furono grazie alle scoperte di un altro grande veneto, Giovanni Dondi (la cui famiglia era ugualmente d’origine cremonese).