UN QUADRO CHE DOVREBBE RITORNARE
Simonetta Dondi dall'Orologio
Uno dei tanti capolavori veneti che si trova all’Estero è la Giuditta del Giorgione.
Questo quadro appartiene a una delle sette opere meglio conservate del maestro, si sa che a destra e a sinistra si asportarono circa 13 cm di pittura….un catalogo parigino del 1729 e da una stampa di Toinette Larcher del 1729 che mostra la forma originale del dipinto.
Questo quadro appartenne a Forest Bertin di Parigi: ma tutti realmente sappiamo come è arrivato lì!
Poi passa alla collezione Crozat, donde l’acquistò Caterina II nel 1771 per l’Ermitage, pensando fosse un Raffaello.
Fu attribuito a Moretto, a Allori, Venturi, Justi finalmente i critici attribuiscono e concordano che l’opera è di Giorgione.
La dolcezza e la poesia del paesaggio è una delle caratteristiche del pittore.
La fierezza del tema del tutto indifferente è la figura della giovane eroina che spira grazia di florida giovinezza veneta.
Quando si parla di Giorgione si definisce come un mito giorgionesco dovuto alla potenza spirituale, l’incertezza, la novità assoluta ed improvvisa nella storia della pittura.
Anche se questo quadro si trova all’Ermitage, c’è una Giuditta (affresco) che si trova a Montagnana e che è attribuita a Giorgione.