UNA RARITA’, L’UNIFORME DI UN ALTO UFFICIALE DELLA MARINA VENETA.
L’invasione dei francesi, nel 1797, si può paragonare solo alla calata di un nugolo di locuste affamate. Tutto quello che era di un qualche valore, dai metalli preziosi, alle armi, persino le razioni di “biscotto” (gallette) degli equipaggi della marina, fu derubato. Non parliamo poi delle opere d’arte che riempiono ora le sale del Louvre, senza vergogna,da parte dei francesi attuali. Così tra le tante cose, abbiamo perso persino la memoria delle uniformi di marina ed esercito, anche se ci sono rimaste poche tavole ad acquerello,conservate al museo Correr e all’archivio di Stato.
Fanno eccezione un paio di marsine, dei paltò e qualche gilet da ufficiale di marina, esposte al piccolo museo dell’Arsenal. Miracolosamente scampati alla tragedia, probabilmente conservate da discendenti di chi li indossò fino al 1797. Nella foto la marsina da alto ufficiale di marina. i risvolti sul davanti sono tipici degli alti gradi anche nell’esercito. Mancano il calzoni, corti al ginocchio ed aderenti, le calze bianche. I primi erano blu per l’inverno e di seta bianca per l’estate.