Vittorio Emanuele in Riva degli Schiavoni, impiracolombi
-
Spulciando su Tripadvisor, il noto sito informativo per viaggiatori, tra le attrattive di Venezia, al 129° posto possiamo ritrovare un arnese che tutto si potrebbe definire, tranne che bello. Turisti di mezzo mondo trovano ugualmente bello e interessante il monumento e degno di lode il personaggio raffigurato, evidentemente hanno uno strano concetto dell’Arte e scarsa conoscenza della storia della città che stanno visitando.
Si tratta del monumento a Vittorio Emanuele, cosiddetto padre della cosiddetta patria, primo sovrano del regno d’Italia ma II° del suo nome. Questo monumento equestre gli fu dedicato in occasione del decimo anniversario della scomparsa, avvenuta nel gennaio 1878. Tale imponente opera in bronzo fu realizzata dallo scultore romano Ettore Ferrari e fu piazzata in Riva degli Schiavoni nel 1887. All’inaugurazione presenziarono re Umberto I e la regina Margherita.
Una copia del monumento era stata posizionata, inizialmente, proprio di fronte al Palazzo Ducale sul lato verso il bacino San Marco. Per fortuna, constatato che la bruttura, ops, l’opera, era decisamente fuori contesto in quel luogo, si decise di spostarla. A Venezia, per circa un millennio, non era mai stato consentito a nessuno di erigere monumenti davanti alla Basilica di San Marco. Il grande Bartolomeo Colleoni aveva lasciato una ingente somma perchè gli fosse stata eretta una statua davanti a San Marco. La Repubblica, pur grata al Colleoni, non volendo rinunciare al denaro e nemmeno ai propri principi, aveva trovato un escamotage. Una superba statua equestre del condottiero bergamasco, di ben altro valore artistico, sorge tuttora in Campo San Zanipolo, tra la Basilica e la Scuola Grande di San Marco, oggi trasformata in Ospedale civile.
La statua di Vittorio Emanuele II a cavallo, con la spada sguainata in alto che gli ha meritato l’appellativo di ”impiracolombi” è sistemata in Riva degli Schiavoni, frequentatissimo luogo di incontro e di passeggio, a disturbare con la sua mole la veduta del Bacino di San Marco. Due dei lati sottostanti l’ alto basamento marmoreo sono decorati da bassorilievi , sugli altri due dominano sculture femminili allegoriche, una dell’Italia che brandisce una spada, l’altra di Venezia ”libera e signora” in quanto non più sotto il dominio austriaco. Ai loro piedi giacciono due leoni ruggenti, simbolo della sottomissione di Venezia, avvenuta a seguito dell’annessione della città al Regno d’Italia del 1866.
Nel dettaglio, le cifre scolpite del plebiscito fasullo con cui le popolazioni venete sono state arbitrariamente assoggettate al regno d’Italia nell’ottobre 1866.