1490, LE MILIZIE PAESANE SI ADDESTRANO ALL’USO DELLE NUOVE ARMI DA FUOCO
Millo Bozzolan
L’ordinamento delle Cernide o milizie territoriali, su base coscritta, fu attuato dal grande Doge Gritti, che che di queste cose se ne intendeva dato che ebbe un ruolo da protagonista nella guerra di Cambrai, riuscendo a liberare Padova e altre città assediate, dall’esercito della Lega.
Tuttavia egli ordinò e ne stabilì l’addestramento, ma queste milizie esistevano già da prima, da tempi immemori. Erano le milizie preposte alla difesa delle città o del contado, e nel contado molto spesso facevano capo a feudatari locali.
Non mi sono stupito quindi l’altro giorno, quando ho scoperto, in un libro, che nel 1490 il Senato, lamentando che si dovesse ricorrere a “schioppetteri” alemanni e comunque non veneti per la difesa del territorio, stabilì la nomina di otto maestri della nuova arte e li inviò in terraferma per addestrare due uomini per villaggio. In seguito i retori ebbero l’incarico di stabilire dei concorsi o gare di tiro al “Bressaglio” con cadenza semestrale, per stimolare la pratica dell’uso di moschetti e archibugi.