1797 COME OGGI: LA FRUGALITA’ VA BENE PER IL POPOLO (è l’ora dei sacrifici dicevano Napolitano e Monti)
millo bozzolan
Uscì a Venezia dopo la prima dominazione francese, in cui i nostri antenati poterono apprezzare le delizie della “democrazia”, un anonimo pamphlet scritto probabilmente da un patrizio veneto, in cui facendo il verso al Dizionario Filosofico di Voltaire, voce per voce, egli mostrava i terribili devastanti stravolgimenti prodotti nella società dai nuovi principi. Iniziava il caos, da cui ancora non siamo venuti fuori. Riporterò oggi la parola FRUGALITA’a cui si doveva invitare il popolo, tartassato dalle tasse impossibili a sostenere, del nuovo governo democratico. Vi ricorda qualche cosa?
FRUGALITA’, COSA SIGNIFICA DEMOCRATICAMENTE SI PUO’RICAVARE DAL SEGUENTE FATTO.
Durante un pranzo si tenne dai Patrioti Repubblicani il seguente discorso.“La frugalità è una delle principali virtù di un Popolo Repubblicano…portate quella bottiglia di champagne…senza la Frugalità il popolo non sarà mai guerriero, né amante della Libertà…fottiti…Cos’è questo bollito, sempre manzo e vitello, non si trovano più pollami?…Gli spartani non potevano stare più di un quarto d’ora a tavola…Questo cuoco è una bestia! Cos’è questo pasticcio? Non sa di nulla! C’è poco tartufo…Un quarto d’ora si potrebbe anche restringere, il popolo perde tanto di lavoro, quanto più consuma a tavola…Datemi un bicchiere di Borgogna… non c’è…Come? A noi si dà un simile desinare? Solo dodici portate mal condite, senza Borgogna! Bisogna rompere le braccia al padrone di casa e al suo cuoco, e mandarli a zappare la terra”.
Oggi abbiamo dei governanti rappresentanti di una classe parassita alle nostre spalle che ci invitano alla frugalità mentre vuotano la dispensa.
Dal NUOVO DIZIONARIO FILOSOFICO DEMOCRATICO indispensabile per ognuno che brama intendere la nuova lingua rivoluzionaria. Stampato a Venezia presso Francesco Andreola