700 anni di una gloriosa istituzione veneziana.
Prendo lo spunto da un ottimo articolo di Antonio Socci, pubblicato su un quotidiano nazionale nei giorni scorsi. Il giornalista si è trovato ad assistere alla celebrazione della Messa in una domenica mattina nella Basilica di San Marco.
”Di per sé Venezia è una struggente passerella verso l’eterno. E lo si capisce la domenica mattina andando nel cuore vivo, vero e pulsante di Venezia, quella Basilica di San Marco che alle 10.30 torna a far rivivere la gloria cristiana di Bisanzio, con una liturgia – fra gli ori dei mosaici e l’incenso dell’adorazione – esaltata dalla potente polifonia di Claudio Monteverdi cantata dalla Cappella Marciana. Li tocchi una scintilla del Paradiso.”
Le cerimonie odierne, accompagnate da tamburelli e chitarre scordate, a tutto fanno pensare tranne che al Sacro, hanno fatto dimenticare il raccoglimento e la devozione.
Ancora per questo mese di luglio si stanno ricordano i 700 anni della fondazione della Cappella Marciana, con vari momenti in cui il pubblico ha potuto godere della meraviglia di una delle più belle istituzioni della città.
Con ogni probabilità la nascita della istituzione musicale risale a tempi ancora precedenti, ma il giugno 1316 è una data ufficiale, testimoniata dal contratto per la riparazione di un organo. Nel 1413 il coro della cappella ducale per volere del Senato veneziano divenne scuola musicale col nome di Serenissima Cappella Ducale di San Marco.
Tra i direttori si susseguirono nella direzione migliori compositori, da Willaert,che fu il primo a sfruttare le caratteristiche della Basilica per ottenere l’effetto della stereofonia, a De Rore e a Merulo. Nel XVI secolo, con Andrea Gabrieli iniziò un grande rinnovamento, nacque la ”Scuola Veneziana”, il cui stile venne apprezzato e imitato in tutta Europa. Nel secolo successivo arrivò a Venezia da Mantova Claudio Monteverdi, che portò la Cappella livelli qualitativi eccezionali, accompagnando alle voci oltre all’organo diversi altri strumenti.
Nel 1696 con la Cappella fece la sua prima esibizione pubblica Antonio Vivaldi, come violinista.
Con la caduta della Repubblica e lo spostamento della sede patriarcale a San Pietro in Castello, per la Cappella iniziò un periodo di decadenza, con l’eliminazione dell’orchestra e alterne vicende per il coro, che subì vari ridimensionamenti e modifiche. La Cappella Marciana rimane tuttavia un coro prestigioso, uno dei due maggiori cori liturgici, assieme a quello della Cappella Sistina.
Attualmente la Cappella Marciana presta il suo servizio accompagnando la Messa domenicale delle 10,30 nella Basilica di San Marco, oltre alle feste principali e alla festa di San Marco il 25 aprile.
Di seguito, alcuni brani eseguiti dalla Cappella Marciana. La Messa sopra la battaglia, di Giovanni Croce(nato a Chioggia nel 1557) è dedicata alla celebrazione della vittoria di Lepanto.