IL “MIRACOLO” DEL NORD EST, FU VERA GLORIA? un lettore lo contesta e io rispondo.
Millo Bozzolan
UN LETTORE CONTESTA IL FATTO CHE IL MIRACOLO DEL NORD EST sia farina nostra. Dice che dobbiamo tutto ai “finanziamenti” e ai favori ottenuti dalla democrazia cristiana, all’epoca di Rumor e compagnia.
Maikele Piapirii Passi sul cattolicesimo. Per il resto l’efficienza e la dirittura morale? sarà, ma certo, se c’erano, erano comunque sotto lo straniero (dal lombardo-veneto sotto l’Austria, al Piemonte stato satellite francese, al sud sotto gli spagnoli e i vari stati e statarelli buoni per dare un regno a parenti di sovrani europei). Se poi gli italiani “uniti” sono buoni solo a recriminare che si stava meglio quando si stava peggio invece di rimboccarsi le maniche ed affrontare i problemi anziché scaricare la colpa addosso alle altre componenti dello stesso paese, non è colpa dell’unità che ci ha fornito l’indispensabile “peso politico” in un quadro europeo di “grandi nazioni”, ma in come l’abbiamo utilizzata cercando ognuno di tirare acqua (e soldi) al proprio mulino (compreso il Veneto che ha avuto tanti soldi negli anni della DC essendo molto cattolico e proprio in quegli anni ha sviluppato una zona del paese notoriamente depressa e terra di emigrazione)
Ecco come gli ho risposto:
Milo Boz Veneto
le opinioni sono diverse, vedo. Mi conceda di farle notare come sia del tutto fuori luogo parlare di finanziamenti e soldi dello stato italiano come fonte del miracolo economico del nord est. La piccola e media impresa, che si èdiffusa in modo particolare da noi , non ha nulla a che vedere con certi “giganti nel deserto” nati nel sud dove i soldi del nord continuano ad affluire solo per nutrire clientele.
La piccola impresa del Veneto è nata “malgrado” la burocrazia e l’oppressione fiscale dello stato unitario. Lei parla di dominio austriaco, ma prima vi era una repubblica, quella di Venezia, che è durata 500 anni ed è l’emanazione, non solo di Venezia, ma del territorio. Creda a me: non sono certo stati gli austriaci a formare i veneti, ma tremila anni di storia continua. Nessuna delle delegazioni che accorrevano qua dal resto del mondo, per studiarci e cercare di copiarci, ha mai pensato che fossimo un prodotto dell’assistenzialismo pubblico. Se noi abbiamo avuto i Bisaglia e i Rumor, il sud ha avuto i De Mita e il centro gli Andreotti, ma come vede i risultati sono stati diversi.
Quanto alla miseria e alla pellagra.. neanche sotto l’Austria finimmo così male come finimmo soto i Savoia, approfondisca l’argomento. All’arrivo di Napoleone lo stato veneto era ancora uno dei più prosperi d’Italia.