Altri anatemi e sinistre profezie sui Savoia.
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Una serie di maledizioni aleggia sulla dinastia Savoia, dopo che si sono impadroniti della città di Roma e del palazzo da secoli residenza dei papi, il Quirinale.
La maledizione di Don Bosco, che in una sua profezia dice testualmente: ”La famiglia di chi ruba a Dio e’ tribolata e non giunge alla quarta generazione”,puntualmente colpì nel segno, provocando una autentica morìa nella famiglia reale. E Vittorio Emanuele II firmando la legge del governo Rattazzi soppresse gli ordini religiosi e incamerò ingenti beni della Chiesa e degli ordini stessi. Un sinistro augurio di Maria Sofia, regina spodestata del Regno delle Due Sicilie, ai Savoia, sembra proprio essersi avverato. Maria Sofia, sorella dell’imperatrice d’Austria Sissi, era stata fatta oggetto anche di squallidi tentativi di denigrazione, era stato realizzato un fotomontaggio in cui appariva nuda, fatto inaudito per l’epoca e per una sovrana, seppure non irreprensibile. Che i Savoia non abbiano unificato l’Italia ma si siano semplicemente annessi territori altrui, è cosa certa. Era consuetudine annettere i capitali dei vinti, con modalità diverse in base alle sensibilità dei governanti o regnanti vincitori. Il comportamento dei Savoia nei confronti dell’ultimo re delle Due Sicilie, conosciuto anche come Franceschiello, è descritto con precisione in una intervista alla 83enne Maria Sofia, ultima regina del regno Delle Due Sicilie, rilasciata nel 1924 un anno prima di morire Ai Savoia lancia un augurio che suona come una profezia: ”E sapeva bene [Vittorio Emanuele II ] che la villa di Caposele, a Mola, non aveva nulla a che fare con i beni della corona, con i palazzi reali di Portici e Capodimonte, per esempio; ma era stata proprietà personalissima di Re Ferdinando e da questi lasciata a Re Francesco, mio consorte, in testamento, proprio in testamento, come bene libero. Ma non fece nessuna distinzione, neppure lui, come il Garibaldi. Fu un re che si comportò con noi come un rivoluzionario, e ciò non è un bene. La repubblica francese fu molto più signora con gli Orleans di quanto sia stato il regno d’Italia con noi… E ora voi mi dite che i figli del re d’Italia sono sani e belli e che si godono la vita. Io ne sono felice e auguro loro ogni bene. Ma il modo in cui hanno trattato noi è di brutto augurio. Dio non voglia che un giorno anch’essi, non abbiano da difendere, dall’esilio i loro patrimoni personali…” Vittorio Emanuele II fu sempre restio ad andare a vivere nel palazzo del Quirinale, una zingara gli aveva predetto che in quel luogo sarebbe morto, cosa che si verificò puntualmente il 9 gennaio 1878. Funerali di Vittorio Emanuele II, al Pantheon. Umberto I, che non fu esiliato, morì a Monza nel 1900 in un attentato. Come è noto, gli ultimi regnanti Savoia morirono in esilio, Vittorio Emanuele III in Egitto e Umberto II in Portogallo. Neppure le loro salme hanno finora potuto rientrare. Si dice che papa Pio IX, quando fu costretto a chiudersi in Vaticano dopo l’entrata dei bersaglieri Porta Pia il 20 settembre 1870, abbia lanciato un anatema sugli usurpatori del Quirinale. I sovrani savoiardi finirono come si è detto, miglior sorte toccò ai presidenti della repubblica nata successivamente. Alcuni, come De Nicola e Pertini, rifuggendo il lusso della reggia non vollero mai abitare sul Colle. Antonio Segni, quarto presidente, già 73enne venne colpito da ictus e dovette rinunciare al mandato dopo 2 anni dall’elezione. Giovanni Leone fu costretto alle dimissioni da uno scandalo, altri tempi… Tutti gli altri portarono a termine il mandato, più o meno tranquillamente. Napolitano, fatto non previsto da chi aveva scritto la Costituzione italiana, venne addirittura rieletto, comportandosi talvolta come se vigesse ancora la monarchia. |