VERONA 25 APRILE 1886: PER IL RITORNO DEL LEONE DI S. MARCO IN PIAZZA ERBE.
E questa colonna fu voluta dalla città nel 1523: sul capitello sono gli stemmi del doge Gritti, del podestà Marcello, del capitano Tron e della città di Verona.
Nel 1797 il leone venne abbattuto dai giacobini veronesi, nell’euforia rivoluzionaria dei tempi nuovi; l’attuale venne rimesso il 25 aprile, festa di San Marco, del 1886.
Ma ecco come tale ristabilimento venne ricordato dai giornalisti del tempo su « L’Illustrazione popolare» del 30 maggio 1886.
«A Verona, al tempo della caduta della Repubblica Veneta, i giacobini francesi si fecero una gloria d’atterrare con schiamazzi plebei il leone alato della dominante Venezia, leone che sorgeva nella Piazza delle Erbe. In questi giorni Verona pensò bene di riparare allo stupido vandalismo di quei spregevoli padroni di ventiquattro ore, e collocò di nuovo, al suo posto il fiero, il simbolico, il glorioso Leone di San Marco.
La festa si celebrò il 25 aprile e fu bellissima.
Da ogni finestra, da ogni terrazzo, da ogni balcone, pendevano arazzi bianchi, rossi, verdi, gialli, azzurri e palloncini variopinti e dietro agli arazzi s’affollavano elegantissime signore.
E non solo· si vedevano persone sui poggioli, sui terrazzi e alle finestre, ma persino sui granai, sui tetti. »
« A mezzodì, in lontananza echeggiano le trombe.
È la banda cittadina che si avanza, preceduta dai pompieri e seguita dalla rappresentanza municipale e da molte società.
« I pompieri passano, la rappresentanza municipale passa, poi succede un parapiglia indescrivibile.
« Guardie, carabinieri e vigili, vengono respinti dalla folla, e un’onda di popolo irrompe nella piazza mandando urla di trionfo.