Amanti Sfortunati
A fianco della grande storia, per cui scorrono fiumi di inchiostro, è giusto fermarsi, ogni tanto anche a fare del sano Serenissimo Gossip. E’ appena finita la guerra di Cambrai, Venezia sta ricostruendo i suoi domini tra alleanze e scaramucce.
Ignara di questo Elena Barozzi nacque a Venezia intorno al 1515. La sua casata era annoverata tra le 12 più antiche famiglie veneziane: le cosiddette “apostoliche”.
Sposa di Antonio Zantani, musicista veneziano, era considerata una delle donne più belle di Venezia al punto da ispirare i versi di molti poeti che a lei dedicarono poemi e ballate.
Si dice che anche parecchi pittori si contendessero la possibilità di ritrarla e tra questi vi riuscirono il Tiziano e il Vasari ma, inspiegabilmente, entrambi i ritratti andarono perduti.
«Ceda nata nel mar Venere, e Amore,
Spegna le faci homai, spezzi li strali,
Chè la bella Barozz’a li mortali,
Trafigge et arde coi begl’occhi ‘l core»
Questi versi le dedico il poeta Lelio Capilupi, Ne l’amar e fredd’onde si bagna.
Il Molmenti, nella sua “Storia di Venezia nella vita privata” ci descrive lo Zantani, marito di Elena, come uno dei patrizi più noti per liberalità ma anche fortunato “per aver condotta in isposa, nel 1536, una delle più leggiadre gentildonne di quel tempo, Elena Barozzi, celebre per l’amore, non corrisposto(?) ch’ella destò in Lorenzino de Medici“.
Ma sembra che le cose fossero andate diversamente…… Lorenzino dovette fuggire da Firenze perché accusato di essere il mandante dell’assassinio del cugino duca Alessandro. Per evitare i sicari del nuovo duca in carica, Cosimo de Medici, egli prese a girovagare per tutta Europa sino a fermarsi a Venezia dove però s’innamorò di Elena e si trattenne più del dovuto.
Intercettato dai sicari del duca toscano egli riuscì a sfuggire a ben due tentativi d’aggressione ma, dopo aver abbandonato la sua dimora in Cannaregio, per andare ad abitare in un palazzo a San Polo, vicino a quello dell’amata, venne sorpreso ed ucciso proprio in Campo San Polo, una domenica mattina, sul portone della chiesa mentre usciva dopo aver ascoltato la messa, il 24 febbraio 1548. Nello stesso anno Elena diede alla luce una bambina, che chiamò Lorenzina, con buona pace del marito, la quale venne educata da lei e dalla sua famiglia.
Lorenzina morì giovane a Roma dopo esser convolata a nozze con Giulio Colonna. Elena le sopravvisse, pur essendo incerta la data della sua morte che si stima intorno al 1580, poco dopo la grande battaglia di Lepanto, nello stesso anno di Andrea Palladio.
Fonti varie
Foto dal web: particolare della “Bella” del Tiziano