Avevo votato “no”. “No”, cento volte “No”. IL REFERENDUM TRUFFA DELL’ANNESSIONE
Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo.
Nell’antico feudo di Donnafugata, residenza estiva dei Salina, il plebiscito per l’annessione al Regno d’Italia aveva dato il seguente risultato: iscritti 515, votanti 512; sì 512, no zero.
Don Ciccio Tumeo, fedele del principe Fabrizio, il “Gattopardo”, durante una battuta di caccia fa prorompere il proprio sdegno: “Io, Eccellenza, avevo votato “no”. “No”, cento volte “No”…Io ho detto nero e loro mi fanno dire bianco! Per una volta che potevo dire quello che pensavo quel succhiasangue di Sédara mi annulla, fa come se non fossi mai esistito, come se fossi niente immischiato con nessuno…”. Il principe, che pure aveva votato “si”, adesso sapeva chi era stato strangolato a Donnafugata, e in cento altri luoghi, nel corso di una nottata di vento lercio: una neonata: la buonafede”.