L’ANELLO MIRACOLOSO
di Simonetta Dondi dall'Orologio
Una delle leggende più belle di Venezia è quella descritta nel quadro di Paris Bordone (Treviso 1500 – Venezia 1571) che attualmente si trova presso l’Accademia.
Sembrerebbe che la notte del 25 Febbraio 1340, la città lagunare fosse stata flagellata da una terribile tempesta che minacciava di sommergere tutto.
Un povero pescatore, che cercava di ripararsi sotto un ponte con la sua barca, si presentò un misterioso personaggio ordinandogli di traghettarlo all’isola di San Giorgio Maggiore; ma qui comparve uno sconosciuto, poi un terzoche insistettero per venir trasportati a San Nicolò del Lido.
La fragile imbarcazione giunta con grande difficolta nel mezzo della laguna, si vede venire incontro un vascello carico di spiriti infernali, ma non appena i tre sconosciuti si fecero il segno della croce, la nave sprofondò nelle acque con tutti i dannati e immediatamente le onde cessarono e ritornò la bonaccia.
I tre sconosciuti, realmente erano San Marco, San Giorgio e San Nicolò che al momento di congedarsi diedero al barcaiolo un anello d’oro da recare al Doge, il quale nel riceverlo riconobbe subito quello che egli custodiva nel Tesoro di San Marco e che mano invisibile aveva tolto da quel posto.
Ancora oggi, in un’epoca di tante incertezze e di pochissimi valori, se ci portassero l’anello di San Marco sarebbe considerato come un avviso che qualcosa di buono o “miracoloso” sta per arrivare….