Babbo Natale? No! Santa Lucia
di Theusk
In molti paesi del Nord Europa (nella penisola italica la tradizione è particolarmente sentita in Veneto, Lombardia,Friuli e Trentino) il Natale arriva in anticipo! No non stiamo parlando di Babbo Natale e delle sue renne, ma di Santa Lucia e il suo asinello!
Ma andiamo con ordine…
Chi era Santa Lucia?
Lucia nacque nel 283 dC da una nobile e ricca famiglia siracusana; all’epoca in Sicilia imperversava il paganesimo e non stupisce quindi che fu ella stessa pagana per un certo periodo della sua vita.
L’episodio spartiacque fu la malattia della madre. ella infatti vinta dalla disperazione per una grave malattia incurabile, un giorno si recò con la figlia a pregare Sant’Agata.
Mentre pregava con la madre, Lucia ebbe una visione nella quale Sant’Agata le rivolse queste parole:” Perché chiedi a me ciò che tu stessa puoi ottenere per tua madre?” Lucia quindi tornata a casa scossa, ma determinata decise di dedicare la propria vita al Signore.
Non si può certo dire che abbia avuto l’appoggio dei genitori.. infatti solo qualche mese dopo la sua decisione la promisero in sposa ad un giovane che non era neppure cristiano.
D’altronde erano momenti difficili per i fedeli: siamo infatti nel periodo dell’imperatore romano Diocleziano e delle sue leggi di persecuzione; dichiararsi cristiani equivaleva ad una condanna a morte.
La giovane tentò invano di far valere le proprie ragioni, ma la sua decisione non venne rispettata dai genitori ed iniziò per lei una vera e propria persecuzione, fu processata e si fece di tutto per farla abiurare. Quando fu certo che Lucia per nessun motivo si sarebbe piegata a rinnegare la propria fede, le vennero prima strappati gli occhi (motivo per cui è considerata la santa protettrice degli occhi, dei ciechi e per estensione degli oculisti), infine fu decapitata, il 13 dicembre dell’anno 304.
(qui a fianco la scena della sepoltura in un celebre quadro del Caravaggio)
Il viaggio del corpo
Dopo la morte fu sepolta a Siracusa e nella sua città natale riposò fino al 1040, anno in cui i Bizantini portarono la salma a Costantinopoli insieme alle spoglie di S.Agata. Rimase in questa città fino al 1204, anno della Quarta crociata quando i cristiani conquistarono Costantinopoli e il Doge Enrico Dandolo, a capo dei veneziani, ne volle trasportare i resti mortali a Venezia.
A Venezia le spoglie riposarono fino al 1861 nella chiesa dedicata a S.Lucia in riva al Canal Grande. Chiesa che venne demolita per far posto alla stazione ferroviaria, alla quale si diede il nome di Santa Lucia. L’urna della Santa venne trasferita nella vicina chiesa di San Geremia, dove si trova tuttora.
Le origini della tradizione
Prima delle modifiche introdotte dal calendario gregoriano il solstizio d’inverno, che segna l’inizio della stagione più fredda, cadeva proprio nella giornata del 13 dicembre. Nelle campagne, in questa data, era diffusa un’usanza solidale: chi aveva avuto raccolti più abbondanti ne donava una parte a chi aveva avuto una stagione meno fortunata.
Come spesso accade, nel corso dei secoli, le tradizioni e i miti pagani sono stati riveduti in chiave cristiana ecco quindi che secondo la tradizione popolare intorno al XIII secolo a Verona scoppiò una terribile epidemia di “male agli occhi”. Si decise allora di chiedere la grazia a santa Lucia, con un pellegrinaggio a piedi scalzi e senza mantello, fino alla chiesa di S. Agnese, dedicata anche alla martire siracusana.
Il freddo non invogliava però i bambini a partecipare al pellegrinaggio, allora i genitori promisero loro che, se avessero ubbidito, la santa avrebbe fatto trovare dei doni al ritorno; i bambini accettarono, si fece il pellegrinaggio e poco tempo dopo l’epidemia si esaurì.
Da quel momento è rimasta la tradizione di portare in chiesa i bambini, per la benedizione degli occhi, il 13 dicembre e ancora oggi, la notte del 12 dicembre, i bambini aspettano S. Lucia che porta i doni con l’asinello prima di andare a dormire.