CAPPELLETTO A CAVALLO (1620 CIRCA) Esercito veneziano
di Milo Boz
I Cappelletti (così nominati per un berrettino particolare etnico che molto spesso indossavano) erano reparti di fanteria leggera, di etnia slava (serbi albanesi croati) che facevano servizio di pattugliamento ai confini della Dalmazia o nella terraferma in funzione di scorta o di antibanditismo.
“In azione di guerra i cappelletti usavano armi difensive, il nostro cavaliere indossa elmo a coda di gambero (dietro), giaccone di cuoio e corazza, chiusa alle spalle da due striscie di cuoio coperte di lamelle metalliche fermate da ganci. A lato porta la schiavona, detta anche <palosso>. Dalla fiasca sta versando la polvere da sparo nella canna della pistola a ruota e stringe tra i denti la palla di piombo che verrà, poi, inserita. La chiave per la tensione del meccanismo a ruota è infilata in una cinghia della fonda sotto la borsa delle palle”.
da Sotto le Bandiere di San Marco, di A. Prelli e P. Compagni