COME LA DICE LUNGA QUELLA MEDAGLIA…
di Don Floriano Pellegrini
Sono venuto a sapere che in occasione dell’annessione del regno Lombardo-Veneto al regno d’Italia, venne coniata una medaglia commemorativa.
Essa è composta da una triplice immagine: al centro il Leone di San Marco (con tanto di aureola), sopra una stella a cinque punte e sotto una specie di cippo, sul quale poggia il Leone marciano, che reca queste parole: “3 OTTOBRE 1866”. Attorno alla triplice immagine, c’è la scritta: “VENEZIA RESTITUITA ALL’ITALIA”.
Questa medaglia la dice più lunga di tanti discorsi di politici italiani e di tanti storiografi al loro soldo. Dice, infatti, con quella stella, tipica della Massoneria e una specie di suo logo, chi era alle spalle dei fatti messi in atto: altro che libera decisione dei popoli italiani oppressi! Ma soprattutto, recando quella data, che è quella del trattato di pace firmato a Vienna tra Austria e Italia, ci viene offerta una prova, inattesa e formidabile, che era quello il giorno della cosiddetta resituzione (quale? Non vi aveva mai fatto parte) di Venezia all’Italia. E, allora, come la mettiamo con il plebiscito del 21-22 ottobre?
E’ come se, per un lapsus, ci fosse stato svelato il vero sentimento del governo italico e del suo alleato, l’imperatore Napoleone III: avevano già deciso tutto, anche se avevano promesso, nero su bianco, che si sarebbero attenuti all’esito del plebiscito del Popolo Veneto, espresso in modo libero e regolare.
Insomma, quel 3 li incastra e la medaglia diventa… la medaglia della loro ipocrisia! Con tutte le conseguenze che da ciò derivano.