DALLE WENDE.. ALLE VENETE, LE RADICI DELLA LORO AUTONOMIA
Già vi ho parlato della particolare posizione autonoma delle venete, fin dalle origini. A testimoniarlo cito sin dall’epoca antica, la figura della paleo veneta Nerka Trostiaia, la cui tomba ha stupito gli archeologi che la studiarono, per la ricchezza del corredo e per le chiare indicazioni che fan pensare fosse una donna manager, che commerciava in tessuti. Immettete il suo nome nel motore di ricerca del blog e troverete l’articolo precedente dedicato a Lei.
Questa posizione originale della donna, rispetto alle società coeve (pensiamo ai Romani e ai Greci), che i Veneti mantennero nella loro struttura sociale anche dopo la parziale romanizzazione (ne abbiamo un esempio anche in una stele funeraria trovata a Camin di Padova) era comune ai Wendi del centro Europa, da cui i Veneti del nord est dell’italia discendono. Ce lo attestano documenti antichi più tardi che qui riprendiamo riportando qualche riga del libro di Rubini “Giustizia Veneta” prima edizione (Filippi). pag. 20.
E’ sorprendente scoprire che la donna veneta dell’Europa Centrale – a differenza di quella germanica- possedeva la capacità giuridica e la capacità di agire. Così lo sachsen spiegel (specchio dei Sassoni) del 1275 – libro giuridico tedesco – enumera i soggetti giuridici. Dio, il Re, il duca, il Conte, lo “sachese” ( l’uomo sassone), il Wende, la Wendine (la donna veneta).
I popoli di origine venetica, pur parlando diverse lingue indoeuropee, si differenziano per la loro matrice preistorica in modo decisivo dagli altri popoli indoeuropei. L’organizzazione sociale dei popoli venetici, già da tempo immemore, è formata dalle comunità del villaggio, con campi divisi che appartengono alle singole famiglie.
Quella dei popoli celtici o germanici, era invece formata dalle singole comunità di parentela (in tedesco “sippe”) mentre nell’Europa meridionale dominava la grande famiglia o clan. In modo simile la grande famiglia era tipica dei Latini e dei Greci …essa si basava sulla autorità assoluta del padrone (patria potestas). La famiglia veneta era basata sulla autorità del padre e della madre…
Principio quest’ultimo che ritroveremo nuovamente nel diritto veneto, in cui alla donna viene riconosciuto un particolare ruolo autonomo anche nel matrimonio, ad esempio col riconoscimento di una certa autonomia della dote, che restava di proprietà della donna fino a ritornare a lei in caso di vedovanza.