“EL PENELO” IL SEGNAVENTO DEL BRAGOZZO
AVEVO voglia di tornare con la mente (e l’anima) all’amata “Ciosa” Chioggia della mia infanzia. che in quegli anni lontani era ancora piena di “bragozzi”, le barche a due alberi che scaricavano il pescato di prima mattina. Come non ricordarli con quelle vele colorate, e quei bei disegni sulla prua? Ma una cosa mi colpiva, la banderuola segnavento, in legno e metallo, molto pittoresca, adorna di figure misteriose… ecco cosa vi ho trovato in merito.
IL PENELO
Il penèlo era un mostravento, espressione della più genuina arte tradizionale, che veniva costruito dagli stessi pescatori, i quali con le punte dei coltelli ben affilati o con punteruoli intagliavano il legno, lavorandolo nelle ore di riposo. Ve ne erano di varie misure, sfarzosamente addobbati e di tale complessità e dimensioni da ritenere che alcuni non fossero tenuti in cima all’albero con continuità. Il penèlo del bragozzo chioggiotto era diviso in tre riquadri principali denominati: – sgura di sotto, sgura di mezzo e sgura de peneléto.
Nella prima erano rappresentati i Santi Patroni della città, circondati da spade, bandiere, foglie di palma ecc. Nella sgura di mezzo venivano raffigurati tutti gli strumenti della Passione di Gesù: la croce, la scala, la lancia, il gallo sulla colonna, la pertica con la spugna ecc. Le varie aste di sostegno del telaio risultavano in misura sovrabbondante per consentire ai pescatori l’alloggiamento della banderuola e dei contrappesi, che avevano la foggia di uccelli rappresentati nell’atto di sostenere col becco e le ali un disco solare , ed erano dipinti in nero; erano dette “felisse”, da una qualità di colombe conosciute ai pescatori.
Nei penèi più eleborati, sul mezzo del lato superiore della sgura del peneléto, poggiava il pupolòto, raffigurato in pose curiose, nell’atto di sostenere su in una sola gamba un’asta munita di banderuola e terminante con una croce. Intorno al penèlo venivano fissate molte bandierine rosse e molte campanelle che tintinnavano continuamente. Nel caso che qualche grave lutto colpisse la famiglia del pescatore, il penèlo veniva trasformato: si toglievano i sonagli, le bandiere e le bandierine vistosamente colorate, le quali erano sostituite con altre di colore nero e bianco. L’uso dei penèi era così radicato nei pescatori chioggiotti, da entrare nei modi di dire: “ti xe come un penèlo”, corrispondeva all’italiano “sei come una banderuola”.
fonte http://www.sottomarina.net/folklore.htm
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